Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a gennaio 2018, si conferma la crescita del mercato dei mutui per la casa, il cui ammontare in essere registra una variazione positiva del 3,2% rispetto a gennaio 2017 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento). È quanto emerge dall’ultimo report dell’Abi, che evidenzia anche come il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni a febbraio si confermi al minimo storico, pari al 1,89% (in lieve calo rispetto all’1,92% di gennaio e, soprattutto, pari a un terzo rispetto a quello di fine 2007, quando ammontava al 5,72%).
Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono a tasso fisso. Quanto alle sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) relative al totale dei finanziamenti, a gennaio 2018 esse si sono attestate a 59,3 miliardi di euro: un valore in diminuzione rispetto ai 64,1 miliardi del mese precedente e in forte calo (meno 27,5 miliardi) rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In 13 mesi si sono quindi ridotte di oltre il 30%. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di quasi 30 miliardi, cioè di un terzo.
Infine, il margine fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi: a febbraio risulta pari a 195 punti base, anch’esso in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria.