Ieri sono iniziate le consultazioni da parte del Capo dello Stato nella speranza di arrivare alla composizione di un esecutivo. E, con esse, hanno ripreso voce anche le istanze – o, per meglio dire, gli auspici – delle associazioni che gravitano intorno al comparto condominiale ed immobiliare.
Prima in ordine di tempo, questa volta, Fimaa, la Federazione dei mediatori che ha lanciato il proprio appello per voce del presidente Santino Taverna: “Ci auguriamo che dalle consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si creino al più presto le condizioni per la formazione di un governo stabile per il Paese. Il nostro è un appello alla responsabilità a tutte le forze politiche in gioco. Il rischio è quello di una fase di ingovernabilità che potrebbe ripercuotersi negativamente sulla timida ripresa in atto per il comparto immobiliare”.
Come rimarca il numero uno di Fimaa, “le famiglie, le imprese e gli investitori necessitano risposte tempestive e solide. I segnali di ripresa del settore vanno rafforzati, non possiamo permetterci un’altra fase di indebolimento del mercato. Tra il 2010 e oggi il valore delle abitazioni di proprietà delle famiglie si è ridotto, in Italia, di oltre il 12%, con una perdita netta di circa 650miliardi di ricchezza. Rispetto al 2011, la tassazione sulla proprietà immobiliare è più che raddoppiata, mortificando il valore e il senso della proprietà”.
Di qui, la fiducia riposta nell’azione governativa: “Quello che auspichiamo è la formazione in tempi rapidi di un governo che intervenga tempestivamente per evitare gli aumenti delle aliquote Iva già programmati per l’inizio del 2019 e che ponga le basi per una riforma della tassazione immobiliare, mettendo ordine una volta per tutte al balzello dei vari tributi sul mattone, semplificando e riducendo la tassazione locale con un’unica imposta comunale sugli immobili. In sostanza, una local tax che sia totalmente deducibile per gli immobili strumentali delle imprese”.