[A cura di: Fimaa] In questo clima di incertezza politica, da dove bisogna partire per rilanciare l’immobiliare? È questo il tema cardine sul quale si è incentrata la discussione all’interno del Consiglio Nazionale Fimaa (la Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio) riunitosi a Roma e che, nell’auspicare in tempi brevi la formazione di un Governo, ha formulato tre proposte imprescindibili per il rilancio del settore.
E sul tema della qualità dei servizi inerenti l’attività di intermediazione verso i consumatori, il presidente nazionale Santino Taverna non ha dubbi: “Fimaa spende grandi energie per elevare la professionalità degli operatori, ma la sola formazione potrebbe non essere più sufficiente per soddisfare le necessità dei consumatori, che richiedono servizi sempre più mirati e di eccellenza. Ecco perché come Federazione abbiamo avviato un processo di discussione interna per porre le basi anche su modelli operativi in grado di rispondere adeguatamente alle mutate esigenze del mercato a vantaggio dei consumatori e nel contempo permettere agli stessi operatori immobiliari, merceologici e creditizi d’interagire in quote maggiori di mercato”.
Il dibattito all’interno della Federazione è in corso e sta facendo emergere prospettive nuove ed interessanti per servizi di qualità, con l’obiettivo di finalizzare anche norme in grado di disciplinare al meglio l’attività degli operatori.
“Questo perché – conclude il presidente Taverna – l’attenzione verso la tutela delle parti coinvolte nei processi di intermediazione è indispensabile per alimentare il consenso a favore delle categorie che Fimaa rappresenta. È anche il modo più adeguato per rafforzare l’identità politica degli operatori immobiliari, merceologici e creditizi amplificando la loro voce nel rapporto con le istituzioni e la Pubblica Amministrazione”.