Dal 2019 al 2023, 350 milioni di euro a favore delle case popolari per riqualificazioni, interventi antisismici e di efficientamento energetico, sostegno alla locazione. In Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la Delibera del Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) del 22 dicembre 2017 in materia impiego delle risorse residue a beneficio dell’edilizia residenziale pubblica.
Scorrendo il testo, si evince che la proposta pone in evidenza:
a) l’esistenza di un particolare disagio abitativo riscontrabile a livello nazionale a causa della insufficiente offerta di alloggi da destinare alle persone con limitata disponibilità economica, nonché la necessità di adeguamento strutturale del patrimonio edilizio, proponendo la riprogrammazione delle risorse disponibili non ancora utilizzate;
b) l’esistenza di ulteriori fabbisogni manifestati dalle regioni per il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, nonché di una crescente domanda di alloggi espressa dalle persone con limitata disponibilità economica;
c) la necessità di riprogrammare le risorse individuate nella proposta procedendo nel contempo ad una rivisitazione degli indirizzi e delle priorità, al fine di dare risposte coerenti alle nuove dinamiche sociali, demografiche ed economiche che caratterizzano l’attuale disagio abitativo ed al fabbisogno espresso dalle circa 600.000 domande di edilizia residenziale pubblica, giacenti presso le amministrazioni locali;
d) la necessità di individuare ed avviare un programma, realizzato attraverso una sperimentazione su base nazionale, che affronti tematiche in linea con le policy prioritarie imposte dall’Europa su ambiente e sicurezza nell’edilizia pubblica, che veda coinvolte tutte le regioni e che abbia inoltre come obiettivo decisivo quello di stimolare le amministrazioni locali ad introdurre tematiche e procedure innovative nella realizzazione e gestione dell’edilizia residenziale pubblica.
Con la nota n. 12694 del 13 dicembre 2017, il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso il quadro aggiornato delle risorse finanziarie complessivamente giacenti sul conto corrente n. 20127 «Fondi di edilizia convenzionata/agevolata programmi centrali»: una disponibilità finanziaria di risorse non più utilizzabili tali da consentirne la riprogrammazione di una quota parte, che il Ministero delle infrastrutture ha fissato in 350 milioni di euro, da destinare a programmi e interventi sulla base dei seguenti indirizzi:
a) coerenza con le policy prioritarie dell’Unione europea in tema di ambiente e sicurezza nell’edilizia pubblica;
b) consumo di suolo zero;
c) privilegiare il recupero edilizio ed urbano rispetto alla nuova edificazione;
d) integrazione di funzioni residenziali con quelle extra-residenziali;
e) incremento della dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati;
f) efficientamento energetico degli edifici;
g) innalzamento dei livelli di qualità dell’abitare per quanto attiene il superamento delle barriere architettoniche e la sicurezza nell’uso degli spazi;
La somma di 350 milioni di euro è così ripartita:
a) fino a 250 milioni di euro, per l’attuazione di un programma integrato di edilizia residenziale sociale, onnicomprensivamente intesa quale sovvenzionata e agevolata. Le proposte di intervento, predisposte dai comuni ed attuate dalle medesime amministrazioni comunali, dagli ex IACP, da imprese e cooperative in modalità di edilizia convenzionata, dovranno:
b) fino a 100 milioni di euro, per interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi del 24 agosto 2016, del 26 ottobre 2016, del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017.