Cara casa, ma quanto mi costi? L’Osservatorio nazionale Federconsumatori come ogni anno ha monitorato le spese per l’alloggio e i costi ad esso connessi, confermando come quello abitativo rappresenti uno dei problemi principali degli italiani.
I costi relativi al mantenimento di una casa (un appartamento-tipo, di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana) nel 2018 risultano pari a:
Sebbene i costi delle abitazioni siano in calo, le spese per il mantenimento continuano, dunque, a salire. Tale andamento è dettato principalmente dalla crescita delle spese relative all’energia elettrica, al servizio idrico ed alla telefonia. Non migliora molto nemmeno la situazione relativa al numero di mensilità necessarie per l’acquisto dell’appartamento-tipo preso in considerazione, che nel 2018 risulta pari a circa 17,5 annualità di stipendio, nonostante la timida crescita del reddito.
La Politica
“La casa si conferma come una delle principali voci di spesa a cui i cittadini devono far fronte – commenta Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori -. Tale problema è reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta dalle famiglie, il cui reddito non aumenta a sufficienza per far fronte all’incremento delle voci di spesa, a partire da quelle relative all’energia ed all’acqua. Per questo è urgente che il Governo, non appena sarà insediato, avvii un serio piano casa, prevedendo investimenti per la messa in sicurezza, per il risparmio energetico e per gli interventi antisismici”.
“Una necessità – sottolinea Federconsumatori – resa peraltro evidente dalle continue scosse che si verificano in Centro Italia. Dare una risposta a quest’emergenza rappresenterebbe anche una utile opportunità per creare occupazione e per ricostruire un tessuto urbano e sociale in un’area che, da troppo tempo, aspetta interventi di rilancio. Non dimentichiamo, infine – chiosa l’associazione – che il problema abitativo riguarda soprattutto i giovani senza lavoro. A loro il Governo deve dare risposte concrete, creando nuove opportunità per una crescita stabile, che consenta loro di accedere ad una occupazione di qualità ed al credito“.