[A cura di: Crif] A differenza di quanto riscontrato nel settore delle compravendite immobiliari, sul mercato dei mutui nel corso dell’anno passato si è assistito ad una frenata che ha rallentato il trend di crescita e di ripresa del comparto. Infatti, nel 2017 le erogazioni si sono ridotte del 5%, portandosi a 48,2 miliardi di euro, in quanto il mercato dei nuovi mutui non è riuscito a controbilanciare la flessione imputabile alla sempre più brusca riduzione della quota di surroghe, la cui componente, a fine 2017, si è portata al 17% sul totale delle erogazioni, quando solo un paio di anni fa oltre un mutuo ogni quattro era surrogato.
Asciugandosi la componente di surroghe, si è registrata inevitabilmente anche una riduzione significativa dei mutui di più basso importo e di durata più breve. Conseguentemente, si innalza il valore medio e la durata media dei finanziamenti per l’acquisto della casa. È altresì da mettere in evidenza l’incremento della quota – vero è che si partiva da livelli assai contenuti – di mutui concessi a clienti giovani (fino a 34 anni).
Di interesse è anche il dato rilevato in relazione al Loan to Value (Ltv), che nel 2017 si è portato su un livello medio del 60% (quota finanziata rispetto al valore dell’immobile) crescendo di 5 punti nell’ultimo quinquennio, a riprova di una politica più espansiva delle banche, che, uscendo dalla crisi, mostrano una più elevata propensione al rischio, sottolineata peraltro dalla più consistente componente della quota di mutui erogati con Ltv superiori al 70%.
Infine, per l’anno in corso sta ancora perdurando la riduzione dei mutui domandati, proxy delle erogazioni, e ci si attende una graduale stabilizzazione a partire dal secondo trimestre.