[A cura di: Immobiliare.it] “Vuoi vivere con me?”. Una delle domande più attese in molte coppie, ma anche una di quelle dai risvolti tutt’altro che romantici. Decidere di trovare un tetto comune infatti costa caro: secondo un’analisi del portale Immobiliare.it, la spesa iniziale per l’affitto di un bilocale ammobiliato arriva a 4.700 euro, mentre per chi al grande passo della convivenza vuole abbinare anche quello di un acquisto la somma di cui disporre è superiore a 64.000 euro.
Questo è il quadro medio per l’Italia, ma le coppie che si trovano a cercare casa nelle grandi città devono tenere in considerazione cifre ben più alte. Qui per la locazione, secondo l’analisi, la liquidità necessaria all’inizio è di poco più di 7.000 euro mentre per l’acquisto servono oltre 90.000 euro.
“Secondo l’ultimo rapporto Istat, oltre il 90% dei giovani italiani dispone di una dote familiare bassa o media ed è difficile che da soli arrivino a coprire queste cifre per iniziare una convivenza – riflette Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it -. Questa, insieme alla volontà di non legarsi a un unico posto e preferire la mobilità dell’affitto, è sicuramente una delle cause che porta sempre più giovani a optare per la locazione, riducendo così i costi iniziali per entrare in un appartamento e il peso sulle famiglie”.
I costi maggiori da sostenere per la locazione sono quelli legati al pagamento della caparra. Prendendo in considerazione un bilocale con un canone di locazione da 600 euro al mese, la caparra sarà quindi pari a 1.800 euro (tre mensilità), mentre per la consulenza dell’agente immobiliare andrà corrisposto in media il 10% del canone annuo, in questo caso poco più di 700 euro. Nella maggior parte dei casi viene inoltre richiesto il primo mese di affitto anticipato, altro costo che si somma a quelli da sostenere nell’immediato.
Se la cedolare secca, ormai ampiamente utilizzata dai locatori, ha permesso di azzerare i costi di registrazione dei contratti, le volture di luce e gas rappresentano un’altra voce di spesa: mediamente si richiedono circa 100 euro per il cambio dell’intestazione sulle bollette. Nel conteggio, infine, sono state inserite altre due possibili voci, quelle relative al trasloco con una ditta specializzata e quella legata all’acquisto di biancheria e oggetti per la casa, complessivamente stimate a 1.500 euro.
Ciò che fa lievitare le spese di chi vive nelle grandi città è senz’altro il canone di locazione maggiorato: considerando un affitto medio da 1.000 euro al mese, tra caparra, agenzia immobiliare e primo mese anticipato le coppie devono mettere in conto una liquidità iniziale che supera i 5.000 euro. A questa si sommano le spese per volture, trasloco e primi acquisti, che fanno arrivare la somma necessaria a 6.800 euro.
Chi, oltre che per la convivenza, si sente pronto anche per il grande passo di un acquisto immobiliare deve avere a disposizione una liquidità ben più elevata. Considerando un immobile da 65 metri quadri e dal valore di 125.000 euro, la spesa maggiore è legata all’anticipo da corrispondere al rogito e alla liquidità necessaria all’accensione di un mutuo, mediamente pari al 30% del prezzo totale della casa (37.000 euro). A questo si somma la provvigione da corrispondere per la consulenza di un’agenzia immobiliare che, in questo caso, è pari a 3.700 euro (3% del valore). Si aggiunge la spesa per il notaio, pari mediamente a 2.000 euro, e quella per la perizia e le spese di istruttoria per aprire le pratiche di mutuo, corrispondenti a una media di 900 euro.
Se a questo si aggiunge il costo del trasloco, quello per l’acquisto di mobili e arredamento, piccoli lavori di ristrutturazione e le volture, la cifra di cui le coppie devono disporre nell’immediato supera i 64.000 euro.
Anche in questo caso chi decide di vivere nelle grandi città deve avere a disposizione una liquidità più alta: un bilocale costa mediamente 200.000 euro e questo fa schizzare i costi iniziali legati al valore dell’immobile a oltre 70.000 euro. Con l’aggiunta delle spese legate alla burocrazia e all’acquisto dei mobili, la somma supera i 90.000 euro.