Le prime reazioni dell’immobiliare all’insediamento del nuovo Esecutivo giallo-verde? Sono di attesa, come dimostrano i giudizi, piuttosto morbidi, espressi da Fiaip e Fimaa, a dispetto della sostanziale assenza di espliciti riferimenti al comparto casa nel cosiddetto “Contratto di Governo per il cambiamento”.
La federazione degli agenti immobiliari, come rimarcato dal presidente Gian Battista Baccarini ai taccuini di Italia Casa e Quotidiano del Condominio, “accoglie con favore la creazione di un Governo politico e non tecnico o di servizio, augurando al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e a tutti i ministri del nuovo Esecutivo di svolgere un lavoro proficuo nell’interesse dell’Italia. La nuova compagine governativa avrà una grande responsabilità considerata la particolare situazione politica, economica e sociale in cui si trova il nostro Paese”.
L’auspicio di Fiaip è che “fra le priorità dell’Esecutivo appena nato vi sia il rilancio del settore immobiliare quale mezzo – oltre che di salvaguardia del risparmio delle famiglie – di stimolo per la crescita, con effetti virtuosi sulle imprese, sul lavoro e sui consumi. Oggi sono necessari interventi mirati per la crescita e riduzioni fiscali che rendano attrattivo il mercato immobiliare italiano, anche e soprattutto in considerazione del progressivo venir meno delle politiche espansive della Bce, che potrebbe rendere più costoso il finanziamento del debito sia pubblico che privato”.
Baccarini evidenzia, quindi, che “il mercato delle abitazioni in Italia è ancora in estrema difficoltà, in virtù del fatto che c’è ancora molta incertezza sui mercati e gli spread potrebbero aumentare a medio lungo termine. Nonostante l’aumento del numero di compravendite nel 2017, l’Italia si conferma l’unico Paese europeo in cui i prezzi degli immobili calano ininterrottamente dal 2012 e il settore immobiliare ha subito una crisi senza precedenti, con una perdita di oltre 720mila posti di lavoro nell’immobiliare e nell’edilizia. Tra le cause: un carico fiscale eccessivamente elevato ed una disarmante confusione circa la fiscalità e la complessiva tassazione immobiliare. Come Fiaip riteniamo prioritaria e non più rinviabile una riduzione reale dell’imposizione fiscale, oltre ad un riordino della fiscalità immobiliare. Riteniamo fondamentale, inoltre, l’attuazione di politiche per la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano, sempre più vetusto”.
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda anche il giudizio di Santino Taverna, presidente di Fimaa (federazione dei mediatori agenti d’affari aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia):
“Facciamo le congratulazioni al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e a tutto il Governo. Dopo una crisi politico-istituzionale che ci ha parecchio preoccupati soprattutto sul versante dei mercati finanziari e sui relativi risvolti negativi che avrebbero potuto interessare il mercato immobiliare, confidiamo che il nuovo esecutivo lavori immediatamente per ridare fiducia al settore, a partire dal blocco degli aumenti dell’Iva e dalla diminuzione della pressione fiscale sugli immobili”.