Dopo aver chiesto al nuovo Governo l’istituzione di una sorta di piano ad hoc per sostenere e rilanciare il comparto immobiliare, la Fiaip rivolge al Governo Conte anche un altro appello, che incarna uno dei cavalli di battaglia della Federazione: il fermo no all’attività di mediazione immobiliare svolta dagli istituti di credito. E per farlo prende in prestito un esempio afferente a un altro comparto: “Dopo le sanzioni inflitte dall’Antitrust alle principali banche Italiane (Prov. PS10677 e Prov. PS10678 ottobre 2017), in relazione alla vendita dei diamanti, è ormai chiaro a tutti che gli istituti di credito possono condizionare le scelte dei propri correntisti. Centinaia di migliaia di cittadini, su consiglio di alcuni istituti bancari, hanno acquistato diamanti ad un valore nettamente superiore al loro valore. In molti casi la differenza tra il valore di mercato e quello indicato nelle transazioni è superiore al 50%. D’altronde questo fenomeno di condizionamento si era già chiaramente manifestato nell’occasione del fallimento delle Banche Venete, allorquando agli inconsapevoli correntisti venivano vendute azioni senza valore”.
Ora, secondo Fiaip, “Se queste banche sono riuscite a condizionare i valori di un bene durevole come i diamanti, che hanno una loro quotazione ufficiale, cosa potrebbe succedere al mercato immobiliare italiano e conseguentemente ai risparmi dell’83% delle famiglie italiane proprietarie di casa, se questi istituti decidessero di speculare al rialzo o al ribasso sul mercato delle abitazioni? Nella passata legislatura furono presentati numerosi emendamenti volti a vietare alle banche la gestione e la proprietà di agenzie immobiliari; tali emendamenti prendevano spunto dall’atto approvato dal Senato Americano, che dopo la crisi finanziaria del 2008, causata dai mutui sub-prime, ha tracciato una netta distinzione tra l’attività bancaria e le agenzie immobiliari. I Governi Renzi e Gentiloni hanno sempre respinto tali emendamenti, nonostante numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti politici, si fossero schierati apertamente per il divieto”.
Di qui la richiesta al nuovo Esecutivo: “Fiaip auspica che l’attuale Governo voglia evitare al mercato immobiliare quanto accaduto ai cittadini italiani che fidandosi di alcune banche hanno gettato al vento i loro risparmi acquistando azioni fasulle e diamanti sovrapprezzo. L’economia italiana ha bisogno di banche che assolvano il loro scopo, che è quello di finanziare le imprese e le famiglie e non già, quello di condizionare i mercati. La crisi mondiale del 2008 è stata causata dalla finanziarizzazione del mercato immobiliare, per non ripetere gli errori del passato, Fiaip chiede un immediato intervento del Governo”.