Acqua, retrofit, rifiuti, amianto: il programma del ministro Costa
Consumo di suolo, acqua, rifiuti, amianto. Sono alcuni dei settori chiave in cui si muoveranno le azioni che intende mettere in campo il Ministero dell’Ambiente, stando alle linee programmatiche ufficializzate in questi giorni dal nuovo titolare del dicastero, Sergio Costa.
Acqua
Tra le azioni indicate dal neo-ministro, spiccano:
- promozione del governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua. I privati coinvolti nella fornitura, gestione e distribuzione dell’acqua dovrebbero essere adeguatamente monitorati dalle autorità competenti e il pubblico dovrebbe avere accesso a tutte le informazioni e i dati ambientali;
- incentivare l’uso di sistemi per ridurre sprechi e dispersioni attraverso l’introduzione di nuove tecnologie già in uso in alcune parti del Paese;
- diminuire le categorie di persone prive di accesso all’acqua, specificando che l’erogazione di un quantitativo minimo vitale non può essere sospesa;
- investimenti sul servizio idrico integrato di natura pubblica, applicando la volontà popolare espressa nel referendum del 2011, con particolare riferimento alla ristrutturazione della rete idrica, garantendo la qualità dell’acqua, le esigenze e la salute di ogni cittadino.
Suolo
Certamente uno dei cavalli di battaglia del ministro Costa è quello relativo al contenimento del consumo di suolo. Per raggiungere tale scopo, secondo il dicastero dell’Ambiente occorre:
- fermare il consumo di suolo attraverso un’adeguata politica di sostegno che promuova la rigenerazione urbana;
- promuovere azioni di sostegno alle iniziative per rilanciare il patrimonio edilizio esistente, favorendo il retrofit degli edifici;
- introdurre il bilancio ecologico comunale.
Rifiuti
Altra parola d’ordine del ministro Costa è “economia circolare”, con l’obiettivo di medio-lungo periodo di rifiuti zero e di una revisione del ciclo dei rifiuti e delle misure anti-inquinamento.
Ecco le principali azioni previste:
- favorire l’economia circolare, intesa quale sistema ambientale ed economico in cui un bene è utilizzato, diventa rifiuto, e poi, a valle di un procedimento di recupero, cessa di essere tale per essere riutilizzato quale materia seconda per la produzione di un nuovo bene, attraverso:
a) progettazione di beni e fiscalità premianti per chi produce beni riciclabili e riutilizzabili;
b) ricorso alla raccolta domiciliare;
c) realizzazione di centri di riparazione e riuso dei beni utilizzati;
d) introduzione della banca dell’Usato;
- rivedere il ciclo dei rifiuti e il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, anche nel senso della circolarità economica, prevedendo:
- incentivazione alla filiera corta di gestione;
- forte riduzione del rifiuto prodotto, con una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica;
- di introdurre norme per ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica monouso;
- riduzione del sistema degli imballaggi alla fonte con aiuti al produttore e al consumatore (IVA e crediti di imposta);
- monitoraggio sulla gestione dei rifiuti su base regionale, con coinvolgimento diretto delle prefetture;
- definizione di un modello di governance complessiva sulla gestione dei dati della tracciabilità dei rifiuti a livello nazionale in accordo con tutti gli attori coinvolti;
- confronto e riorganizzazione dei Consorzi nazionali per il riciclaggio dei rifiuti mirato ad un’attenta verifica degli obiettivi di riciclaggio raggiunti;
- Riformare la normativa sull’amianto:
- creazione di una cabina di regia unica presso il Ministero dell’Ambiente;
- implementazione delle attività di rilevazione e bonifica;
- previsione di specifiche agevolazioni per le attività di bonifica e individuazione dei siti di trattamento in accordo con le Regioni;
- rafforzamento delle azioni a supporto di soggetti pubblici e privati per incentivare gli interventi di Bonifica Amianto – Fondo Progettazione e Credito d’Imposta;
- avvio di “Info Amianto”, sistema web-based per la gestione dei procedimenti amministrativi relativi ad aree contaminate da amianto;
- avvio di “Asbesto 2.0” (Amianto in Superficie e Bonifica degli Edifici Scolastici mediante uso di tecnologie di Telerilevamento Ottico).