[A cura di: RogitoSicuro.it] L’acquisto di una casa è uno dei momenti più importanti della nostra vita. Nonostante ciò, non sempre affrontiamo questo passo con la dovuta attenzione. Mentre investiamo molto tempo nella ricerca dell’immobile che risponda il più possibile ai nostri desideri in termini di località, grandezza, stile, disposizione, una volta fatta la scelta, non dedichiamo altrettanto impegno per verificare se il bene che stiamo comprando ha le carte in regola o è gravato da abusi edilizi non sanati o da difformità catastali.
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, in Italia il 62% degli edifici presenta un abuso edilizio: i rischi di una compravendita irregolare sono perciò all’ordine del giorno. “Proprio per evitare incarichi persi, mutui bloccati per difformità, cause legali o cattive recensioni di clienti insoddisfatti ed infiniti iter burocratici, sprechi di tempo e stress continuo, abbiamo dato vita a Rogito Sicuro, la compravendita immobiliare certificata”, spiega Daniele Cibelli (nella foto), founder della società.
“Rogito sicuro – spiega ancora Cibelli – fornisce una serie di servizi professionali specializzati che garantiscono una compravendita immobiliare certificata. Sia che si desideri acquistare una casa, sia che si voglia vendere un immobile o si stia intermediando la compravendita, difformità e irregolarità possono costare davvero cari. Possono bloccare l’erogazione del mutuo necessario all’acquisto, costringere a sanare la situazione prima del rogito e/o rimandarlo, esporsi a pesanti sanzioni oppure far perdere la commissione d’intermediazione. Per tutela, dunque, Rogito Sicuro permette di avere velocemente, e senza preoccupazioni, tutta la documentazione necessaria ad accertare la regolarità dell’immobile, che possono creare conseguenze dannose a livello economico-legale anche anni dopo l’acquisto, quando si dovesse decidere di ristrutturare o rivendere il bene comprato”.
Prima di mettere in vendita un immobile, il proprietario deve assicurarsi di avere i documenti richiesti per legge: titolo di provenienza (rogito, donazione ecc.), certificato di agibilità, permesso di costruire o altro titolo edilizio, visura e planimetria catastale, attestato di prestazione energetica, certificazione degli impianti. “Tutto ciò, però, non salva dall’errore di mettere in vendita un immobile con difformità edilizie – specifica Cibelli –. È infatti fondamentale verificare che i progetti depositati in Comune e in Catasto siano coerenti, cioè uguali tra di loro, e soprattutto conformi al reale stato dell’immobile. La presenza di difformità tra il reale stato dei luoghi, la planimetria catastale e/o il progetto depositato è causa di nullità dell’atto di vendita. Questo anche se l’abuso edilizio è stato effettuato dai precedenti proprietari: se l’attuale proprietario ha acquistato in buona fede un’abitazione con degli abusi, per la legge è tenuto a risponderne a livello economico (sanzioni) e a sanare o ripristinare lo stato precedente del bene. È quindi interesse tanto del venditore quanto del compratore accertarsi della regolarità urbanistica e catastale dell’immobile, con l’aiuto di tecnici abilitati che rilascino la Relazione di rogito o RIT (Relazione Tecnica Integrata), a tutela di entrambe le parti e a garanzia di una compravendita sicura”.