Pur sullo sfondo di un perdurante segno meno, migliora l’andamento dei prezzi delle case di seconda mano che, secondo l’indagine periodica condotta dal portale specializzato Idealista, sono calati dello 0,7% su base mensile ad agosto, a una media di 1.780 euro. Tale calo è leggermente inferiore alla caduta dell’1,1% registrata nell’agosto 2017, mentre il calo interannuale è di 2,2 punti percentuali, nettamente inferiore rispetto all’anno scorso.
I principali rallentamenti dell’indice si sono registrati nel Lazio (-1,7%), Friuli Venezia Giulia (-1,6%) e Abruzzo (-1,4). Il trend ribassista si estende ad altri 13 mercati regionali compresi tra il -1,3% di Campania, Trentino Alto Adige e Veneto e il -0,1% della Toscana. Valle d’Aosta (2%), Molise (1,8%), Marche (0,8%) e Basilicata (0,5%) sono le uniche macrozone non interessate dai ribassi delle vendite di fine estate.
A livello di valori nominali la Liguria si conferma regione più cara con i suoi 2.531 euro al metro quadro di media, a seguire la Valle d’Aosta (2.451 euro/mq) e il Trentino Alto Adige (2.366 euro/mq) scalzano il Lazio dal secondo gradino della graduatoria, sul fondo della quale troviamo Calabria (898 euro/mq), Molise (1.044 euro/mq) e Sicilia (1.114 euro/mq).
La situazione in provincia vede una netta prevalenza di segno meno rilevati in 70 aree sulle 108 monitorate. I cali maggiori si registrano nella provincia più a Sud della Sardegna, Carbonia Iglesias (-5,6%), seguita da Nuoro (-4,5%) e Agrigento (3,6%).
All’opposto, i rimbalzi maggiori spettano ad Ascoli Piceno (2,8%), Macerata (2,4%) e Arezzo (2,2%).
Il ranking delle province più care vede in testa Savona (3.377 euro/mq), che precede Bolzano (3.156 euro/mq) e Firenze (2.646 euro/mq), che supera per la prima volta Imperia al top della graduatoria dei valori immobiliari. Nella parte bassa della troviamo 17 macroaree con valori che non superano i mille euro al metro quadro, da Taranto (988 euro/mq) al fanalino di coda Biella, con i suoi 643 euro al metro quadro.
Passando in rassegna i dati relativi alle città si rileva una lieve prevalenza di capoluoghi in segno negativo (53) rispetto a quelli dove invece i prezzi hanno segnato un andamento positivo (51).
Con un calo del 4,5%, Campobasso è la città che ha registrato il dato peggiore ad agosto. Le altre due maglie nere spettano a Belluno (-3,8%) e Vercelli (-3,2%). Le città che hanno segnato il recupero nel periodo di analisi sono Arezzo (3,6%), Pordenone (3,4%) e Oristano (3,1%).
Variazioni in altalena nei grandi centri dove al calo di Roma (-0,9%) fa da contraltare il recupero di Napoli (0,8%). Milano consolida l’andamento positivo con un recupero dello 0,3%; pressoché stabili Bologna, Bari, Firenze, Torino e Palermo
Nella graduatoria dei prezzi, Venezia (4.408 euro/mq) è la città più cara davanti a Firenze (3.579 euro/mq) e Bolzano (3.418 euro/mq). Ultima, nella graduatoria stilata dal portale idealista è Biella con 716 euro al metro quadro davanti a Caltanissetta (720 euro/mq) e Agrigento (851 euro/mq).