L’entusiasmo di qualche settimana fa, si è presto trasformato in delusione. Almeno da parte di Confedilizia, secondo una cui nota, “il maxiemendamento del Governo al decreto sicurezza rappresenta, nella parte relativa alle occupazioni abusive di immobili, una sconfessione della linea sinora seguita dall’Esecutivo e una vanificazione della giurisprudenza, anche della Cassazione, che ha riconosciuto ai proprietari il diritto al risarcimento del danno causato dalla mancata esecuzione degli sgomberi. Tanto che c’è da chiedersi se il Ministro Salvini abbia potuto prendere contezza di queste modifiche al suo provvedimento”.
L’associazione dei proprietari immobiliari, in particolare, denuncia “le norme approvate negano l’immediata esecuzione dei provvedimenti di sgombero ordinati dalla magistratura (in conseguenza, è bene ricordarlo, dell’accertamento di reati) attraverso la previsione di una lunga e complessa procedura che – esautorando nei fatti la magistratura stessa – attribuisce invece ai Prefetti e ad altre autorità amministrative il potere di differire, sulla base di una serie di elementi extragiuridici, il momento della liberazione degli immobili. Il tutto, ricompensando le vittime dei reati attraverso la corresponsione di una indennità avente connotazioni tali da non garantire il minimo ristoro rispetto all’entità dei danni subiti (e gravando i proprietari persino dell’onere di impedire l’occupazione…)”.
Ma non è tutto. “Come se non bastasse – aggiunge Confedilizia – l’emendamento prevede che, qualora la mancata esecuzione degli sgomberi sia dipesa dall’impossibilità di individuare le misure emergenziali necessarie per la tutela dei soggetti in situazione di fragilità che non sono in grado di reperire autonomamente una sistemazione alloggiativa alternativa ovvero dalla necessità di assicurare la salvaguardia della pubblica e privata incolumità (e quindi, sulla base dell’esperienza, sempre) lo Stato sia esonerato dalla responsabilità civile. Con ciò, di fatto, negando ai proprietari il diritto al risarcimento del danno. Se il testo di queste disposizioni non venisse superato – conclude Confedilizia – si tratterebbe, fermo restando il prevedibile interessamento della Corte costituzionale ad alcuni loro aspetti, di un passo indietro molto grave nella tutela del diritto di proprietà rispetto a un reato particolarmente odioso come quello di occupazione arbitraria di immobili”.