Calano i prestiti per la ristrutturazione della casa. È una delle principali evidenze emerse dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un campione di oltre 150.000 domande di finanziamento, secondo il quale, nel corso dei primi 10 mesi dell’anno, gli italiani che si sono rivolti ad una società del credito hanno cercato di ottenere in media 10.334 euro, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumento che, si legge nell’analisi, si è tradotto anche in un allungamento dei piani di ammortamento medi, passati da 60 a 62 rate.
Gli italiani continuano dunque a far ricorso alle società del credito, ma cambiano le priorità. Esaminando le richieste di prestito personale nelle quali il firmatario ha specificato la finalità, emerge che la prima motivazione che ha spinto i richiedenti a presentare domanda nei primi 10 mesi dell’anno è l’acquisto di un’auto usata (22%), mentre slittano al secondo posto le richieste di prestito destinate alla ristrutturazione della casa (21%), che perdono 4,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In forte aumento, invece, le domande di prestito personale destinate al consolidamento debiti, che passano dal 9,5% del 2017 al 13,1% del 2018, e quelle per pagare le spese mediche, il cui peso percentuale è cresciuto di oltre un terzo passando dal 3,7% del 2017 al 5% del 2018.
“Nell’ultimo anno si è assistito ad un cambiamento delle motivazioni che hanno spinto gli italiani a chiedere un prestito personale – spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it –. Se da un lato l’aumento del consolidamento debiti ci racconta di una maggiore consapevolezza rispetto alle opportunità per gestire più correttamente il debito, dall’altra non si può non notare come stiano assumendo un peso sempre maggiore le richieste di prestiti personali destinati a coprire le spese mediche”.
A variare rispetto ai primi 10 mesi del 2017 sono state anche le somme che i richiedenti hanno cercato di ottenere. In aumento gli importi medi richiesti per il consolidamento debiti (17.538 euro, +9%), per la formazione (7.040 euro, +12%) e i viaggi (4.692 euro, +13%). In calo, invece, le somme richieste per i prestiti personali destinati alla “casa” come l’acquisto immobili (21.025 euro, -20%) e la ristrutturazione casa (13.281 euro, -13%).
Situazione in chiaroscuro per i prestiti personali per l’acquisto di arredamento; è aumentata la richiesta (il loro peso percentuale è passato dal 7,1% all’8,8% del totale) ma è diminuito il taglio medio che ci cerca di ottenere (sceso del 4% e stabilizzatosi a 8.443 euro).
Guardando al profilo dei richiedenti emerge che chi ha presentato domanda nei primi 10 mesi del 2018 aveva, in media, 42 anni; la fascia anagrafica più rappresentata è quella degli under 35, cui fanno capo quasi un terzo delle richieste (31,9%), seguita dai richiedenti con età compresa tra i 35 e 44 anni (31,5%) e quelli nella fascia 45-54 anni (23%).
Rispetto alla posizione lavorativa del richiedente, a presentar domanda in circa il 75% dei casi è un dipendete con contratto a tempo indeterminato, nel 14% un lavoratore autonomo o libero professionista e nel 5,5% un pensionato.