[A cura di: Coordinamento Unitario Proprietari Immobiliari] Il malessere della proprietà immobiliare è aggravato da imposizioni e tasse delle quali non si scorge alcuna riduzione, nonostante i proprietari immobiliari versino all’erario annualmente oltre 50 miliardi di euro. La tassazione attuale è divenuta sproporzionata rispetto alla realtà europea, e di tale importo versato ben poco viene reinvestito a favore del comparto “casa”, un “bene costituzionalmente protetto”; il tutto mentre non si prevede, da parte del Governo, alcun piano a favore delle fasce deboli malgrado le nostre sollecitazioni.
Il Coordinamento (Federproprietà – Confappi – Uppi – Movimento Per La Difesa Della Casa) invita dunque l’Esecutivo a prendere provvedimenti celeri e concreti circa la soluzione del problema del disagio abitativo, favorendo in questo modo la non certo piccola parte della popolazione che oggi versa in situazione di grave difficoltà.
Non si può non osservare che l’unica nota positiva è l’applicazione della cedolare secca anche per gli immobili ad uso commerciale. Su questo versante il Coordinamento esprime soddisfazione per l’accoglimento delle richieste, più volte avanzate, per l’introduzione nella legge di bilancio del canale concordato esteso anche alle locazioni di unità immobiliari ad uso commerciale, con conseguente possibilità per i proprietari di fruire dell’aliquota fiscale ridotta (c.d. cedolare secca). Riteniamo tuttavia che il provvedimento debba essere ampliato necessariamente a tutte le unità immobiliari ad uso non abitativo, e che non debba riguardare soltanto i contratti stipulati dal 2019 in poi, ma anche quelli già in corso.
Il Coordinamento è invece favorevole all’ipotesi di un’unica tassa sulla casa, purché tale unificazione non si trasformi in un marchingegno tale da portare un ulteriore aggravio della tassazione sulla proprietà immobiliare e divenire una vera e propria insidia fiscale.
Siamo infine favorevoli all’eliminazione dell’Imu e della Tasi per quanto riguarda gli immobili non locati e all’eliminazione delle tasse sui canoni di locazione non percepiti; mentre auspichiamo che la possibilità di detrazioni fiscali per gli interventi sugli immobili, prorogata sino al 2019, possa essere estesa almeno fino al 2021.