Dallo scorso 21 dicembre, Ater e Comuni del Veneto possono concorrere al bando – finanziato con 7 milioni di euro dal Ministero delle infrastrutture – per recuperare e ristrutturare alloggi di edilizia residenziale pubblica. “Il bando – conferma l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Manuela Lanzarin – è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione e dà trenta giorni di tempo agli enti che gestiscono il patrimonio di edilizia pubblica residenziale per presentare domanda di contributo”.
Nelle casse della Regione Veneto è già arrivata la prima annualità (un milione 300mila euro) del programma di recupero delle case popolari. I fondi saranno cadenzati nell’arco di un decennio e andranno a finanziare interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione energetica (isolamento dell’involucro edilizio, sostituzione caldaie e infissi), messa in sicurezza, superamento barriere architettoniche, frazionamenti e accorpamenti di parti immobiliari.
“Si tratta di una opportunità importante per il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del Veneto – sottolinea l’assessore –. L’età media degli alloggi supera ormai i quarant’anni e il 45 per cento è stato costruito prima degli anni Ottanta. Sono ammissibili al bando interventi consistenti, di importo sino a 50mila euro, che interessino non solo gli appartamenti sfitti o inoccupati, ma tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica dei circa 6mila condomini gestiti da Ater e Comuni. Grazie al nuovo bando e al recupero di altri 5,3 milioni di euro assegnati in precedenza, il sistema dell’edilizia residenziale pubblica del Veneto potrà contare su un portafoglio di spesa aggiuntivo di 12,4 milioni di euro”.
Il nuovo bando consentirà di finanziare interventi di recupero per almeno 250 alloggi. Ma visto che l’obiettivo è intervenire sui fabbricati con lavori di messa a norma e di recupero di efficienza energetica, si calcola che il numero degli alloggi che potranno beneficiare del nuovo bando potrà anche raddoppiare. Inoltre, gli interventi dovranno avvenire in tempi relativamente brevi. “Abbiamo imposto tempi ben definiti agli enti che gestiscono il patrimonio abitativo – sottolinea l’assessore –. Comuni e Ater avranno 30 giorni di tempo per presentare domanda di finanziamento; i cantieri dovranno aprire entro 12 mesi dalla concessione del contributo e concludersi non oltre i due anni dall’avvio dei lavori. Il 13 per cento degli alloggi pubblici sono sfitti perché fatiscenti, non a norma, o in vendita. Abbiamo bisogno di quantificare con precisione il fabbisogno del patrimonio di edilizia pubblica del Veneto, al fine di rappresentare correttamente al governo le necessità del territorio regionale, e di accelerare la macchina dei cantieri per rendere accessibili e funzionali la maggior parte degli alloggi pubblici”.
Gli alloggi Erp attualmente assegnati in Veneto sono 33.236, pari all’87 per cento del patrimonio complessivo, che conta 5.908 fabbricati e 38.413 alloggi, abitati da 72.200 inquilini. In media (dati 2016) in Veneto c’è un appartamento di edilizia pubblica ogni mille abitanti, 19 alloggi ogni mille famiglie. Il 40 per cento delle case popolari è assegnato a persone che vivono sole, e di queste il 65 per cento sono ultrasessantacinquenni. Nelle Ater di Padova, Venezia e Treviso gli anziani rappresentano oltre un terzo degli inquilini. La superficie media degli appartamenti pubblici è di 70 metri quadrati; solo il 4 per cento delle abitazioni supera i 100 metri quadrati.
Negli ultimi dieci anni in Veneto sono stati recuperati e ammodernati oltre 2mila appartamenti di edilizia pubblica, grazie ai fondi del Piano nazionale per l’edilizia abitativa e alle sue successive integrazioni. I finanziamenti totali messi a disposizione del Veneto per recupero, risanamento e ammodernamento delle case popolari nel quindicennio 2014-2029 ammontano a poco più di 37 milioni.