[A cura di: Consiglio nazionale del Notariato] Il Regolamento 2016/1103 sul regime patrimoniale tra coniugi e il Regolamento 2016/1104 avente invece ad oggetto gli effetti patrimoniali delle unioni registrate sono ora applicabili nel quadro di una procedura di cooperazione rafforzata che coinvolge attualmente 18 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Svezia.
Grazie ai due Regolamenti, le norme sul conflitto di leggi sono ormai unificate tra gli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata per determinare la legge applicabile e le autorità giurisdizionali competenti a decidere sulla divisione del patrimonio in caso di separazione della coppia o di decesso. Un esempio per rendere più facilmente intellegibili gli effetti concreti della misura: ad una coppia franco-tedesca che vive a Bruxelles, le disposizioni dei regolamenti consentiranno di scegliere la legge della loro residenza abituale (legge belga) o della loro cittadinanza (legge francese o tedesca), garantendo loro una migliore possibilità di pianificazione e quindi una maggiore certezza giuridica.
Pierre-Luc Vogel, presidente del CNUE (Council of the Notariats of the European Union) ha dichiarato: “L’applicazione di questi due regolamenti è un’eccellente notizia per i cittadini europei che, per motivi familiari o professionali, intrattengono stretti legami in diversi Stati membri. Si tratta, inoltre, anche di una sfida che i notai d’Europa sono ormai pronti a raccogliere. Invitiamo adesso gli altri Stati membri ad aderire alla procedura di cooperazione rafforzata”.
In collaborazione con l’Unione Europea, il CNUE ha investito nella formazione di migliaia di notai europei. La piattaforma della Rete Notarile Europea (www.enn-rne.eu) mette a disposizione dei notai gli strumenti pratici per semplificare la gestione dei casi transfrontalieri: una rete di interlocutori nazionali, opuscoli esplicativi sui regolamenti, banche dati giuridiche, modulistica bilingue, un sistema di videoconferenze, ecc. Infine, il sito web “Coppie in Europa” (www.couples-europe.eu), destinato ad un pubblico di natura generalista, fornisce ai cittadini informazioni utili sul diritto degli Stati membri nella lingua selezionata. Lanciato alla fine del 2012 con il supporto della Commissione Europea, ad oggi il sito ha registrato quasi un milione di accessi, dimostrando quanto sia importante per i cittadini accedere alle informazioni sulla propria situazione giuridica, così da potersi meglio districare tra le maglie di alcune delle problematiche che più frequentemente si possono presentare nell’ambito dei rapporti familiari.