Dalla collaborazione tra CRIPPACONCEPT, che opera nel settore delle case mobili per il turismo glamping (glamour + camping), e il laboratorio di ricerca AML del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia nasce il workshop MOBILE HOUSE ECOLAB.
Da oggi, lunedì 25 febbraio, e fino al 1° marzo, i futuri progettisti del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura si avvicineranno a un comparto industriale poco conosciuto e in grande espansione, per vivere un confronto sul tema della casa mobile per il turismo come soluzione sostenibile, sia dal punto di vista ecologico che paesaggistico ed economico, al fine di migliorare la qualità della vacanza en plein air in Italia, senza consumo di nuovo suolo.
Quello delle case mobili, infatti, è un comparto in evoluzione perché in evoluzione è il turista che sceglie sempre di più di vivere in campeggio la propria vacanza alla ricerca di strutture ricettive con standard qualitativi sempre più elevati, proprio a partire dall’alloggio.
In questo senso, CRIPPACONCEPT rappresenta oggi in Italia e in Europa uno dei player di riferimento per tutto quanto concerne case mobili e lodge tent.
Comfort, design e sostenibilità sono tre dei punti chiave che oggi l’azienda promuove nel progettare i suoi nuovi modelli e il restyling della gamma a catalogo: per incontrare le esigenze di un turista sempre più consapevole e volitivo e strutture ricettive sempre più attente ai trend globali del settore e alla conservazione delle peculiarità ambientali del proprio territorio. E il confronto con studenti e ricercatori è aperto proprio su questo terreno: come sia possibile ottenere dalle nuove competenze dell’ingegneria e dell’architettura una struttura mobile sempre più ricercata nelle forme, nella tecnologia e nei materiali che impatti sempre meno con l’ambiente circostante a partire dalla fase produttiva e per tutto il ciclo di vita del prodotto, sino alla sua riciclabilità totale a ciclo concluso (già raggiunta dai prodotti CRIPPACONCEPT attualmente in gamma). Un terreno di ricerca e sviluppo che l’Italia vive oggi in ritardo rispetto al resto d’Europa perché mancano procedure e linee d’indirizzo codificato che, al momento, attestino il nostro Paese al livello degli altri stati.
Sergio Redaelli, a.d. di CRIPPACONCEPT, commenta così l’iniziativa: “La nostra azienda rappresenta un terreno d’innovazione grazie ai progettisti che lavorano con noi: architetti, ingegneri, stylist ma anche operatori di produzione. Per continuare ad aprirci al nuovo che avanza, non possiamo prescindere dal confronto, e una vicina di casa eccellente come la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia ci offre le competenze e gli strumenti, oltre che le nuove leve del settore, per presentare quello che facciamo. Il confronto ci aiuta a mettere in discussione la cultura della progettazione così come la conosciamo, puntando ad una programmazione quanto più rigorosa, controllabile e sostenibile nei minimi dettagli; la collaborazione contribuisce anche alla riflessione sulla riqualificazione degli interventi in ambiti diversi e ad introdurre cambiamenti positivi nel rinnovamento del settore camping e immaginare futuribili sviluppi dell’ospitalità italiana. Gli studenti, dal canto loro, attraverso i progetti si assumono la responsabilità diretta delle fasi di ideazione e realizzazione, nel pieno della cultura del learning by doing”.
Il workshop è rivolto agli studenti del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura di Pavia e a studenti cinesi della Tongji University di Shanghai che partecipano a uno scambio internazionale, che lavoreranno in gruppi per sviluppare il tema delle case mobili offrendo più soluzioni progettuali.
Gli studenti saranno affiancati da figure di spicco impegnate in questo ambito, tra docenti, professionisti e ricercatori, e saranno chiamati a riprogettare uno dei modelli di casa mobile firmata CRIPPACONCEPT con un approccio olistico: la casa mobile come tassello della progettazione paesaggistica globale di un camping, esso stesso inserito in un contesto economico-sociale-ambientale che deve beneficiare della presenza di un’impresa commerciale – quanto più ecosostenibile – capace di generare importanti ricadute in termini occupazionali, culturali ed economici non trascurabili.
Per avvicinare gli studenti al comparto delle case mobili, inoltre, gli saranno aperte le porte del sito produttivo CRIPPACONCEPT di Torre d’Isola durante la prima giornata del workshop (25 febbraio). Contemporaneamente, un prototipo CRIPPACONCEPT, appositamente realizzato sulla base del modello Next Evo, sarà posizionato negli spazi esterni della Facoltà di Ingegneria per permettere di proseguire lo studio della tecnologia costruttiva, spaziale e materica del prodotto finito, facendone esperienza diretta ogni giorno.
Commenta così Carlo Berizzi, professore associato di Architettura e Urban Design presso la Facoltà di Ingegneria e coordinatore del workshop: “Il confronto con le aziende, tanto più legate al territorio, rappresentano per l’università un’opportunità molto importante per avvicinare il mondo della ricerca all’esigenze del mercato e a quelle della produzione. Il progetto con CRIPPACONCEPT è per i nostri studenti l’occasione di sperimentare le loro conoscenze teoriche per creare soluzioni innovative che tengano conto però di quelle variabili reali come la ricaduta economico/sociale/ambientale che caratterizzano il mondo della produzione in questo ambito. Dal canto nostro, come mentori, non possiamo che promuovere questo approccio pratico di ricerca applicata anche perché i nostri ragazzi saranno responsabili delle scelte progettuali di domani”.
A chiusura dei lavori, lunedì 11 marzo 2019, gli studenti presenteranno i risultati del percorso attraverso una mostra presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia dove modelli 3D, provenienti dal laboratorio di ricerca AML (Architecture maker lab), render, disegni ed elaborati grafici saranno i protagonisti.