[A cura di: Daniele Barbieri, Segretario Generale SUNIA] Dieci milioni di euro per il 2019 ed altri 10 milioni per il 2020. Sono queste le risorse, largamente insufficienti, destinate dalla legge di bilancio per il 2018 al “fondo di sostegno alla locazione”, totalmente azzerato per i due anni precedenti.
Un atto di miopia politica, quello della riduzione fino all’azzeramento, che ha contribuito in maniera determinante all’aumento degli sfratti per morosità che ormai hanno superato il livello di guardia. Basti pensare che, senza una inversione di tendenza, gli sfratti che si potrebbero eseguire nei prossimi 5 anni saranno circa 300.000.
Di fronte al disagio abitativo evidente e diffuso nel paese, il MIT non solo non ha alcuna idea su come affrontarlo, ma non riesce neanche ad emanare il Decreto Ministeriale di ripartizione tra le Regioni dei 10 milioni disponibili per il 2019. Un irresponsabile ritardo che non solo rende inutilizzabile il fondo, ma non permette neanche alle Regioni di utilizzare i fondi destinati alla morosità incolpevole, rimasti inutilizzati per meccanismi di erogazione troppo complessi e soprattutto lunghi.
La norma della legge di bilancio per il 2018 che stanziava i 10 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, accogliendo una proposta del SUNIA, prevede infatti la possibilità data alle Regioni di utilizzare i due fondi (fondo affitti e fondo per la morosità incolpevole) senza rigide ripartizioni ma secondo le effettive necessità. Questo permetterebbe di utilizzare in maniera più razionale anche i 46 milioni del fondo morosità per il 2019 e quelli non spesi degli anni precedenti. Procedere in tempi rapidi all’emanazione del DM di ripartizione è quindi fondamentale per utilizzare queste risorse nella direzione della prevenzione della morosità incolpevole.
È bene ricordare al MIT che il contributo per l’affitto del reddito di cittadinanza non copre tutta la platea di coloro che hanno difficoltà a pagare il canone, soprattutto per il livello degli affitti nelle grandi città.