[A cura di: Enea] Circa 45 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolte in Europa e 7 processi di recupero con 14 modalità diverse. Sono i numeri del progetto europeo “Critical Raw Material (CRM) Closed Loop Recovery” per la sperimentazione di nuove tecniche per il recupero delle materie critiche dai RAEE domestici, che vede tra i partner Enea e Consorzio Ecodom.
Nei tre anni e mezzo del progetto, Ecodom ed Enea, insieme ai partner della sperimentazione RecyclingBorse, Asekol, Axion Consulting e Re-Tek, hanno testato diverse modalità di recupero, tra cui il trattamento meccanico e i processi chimici per incrementare il recupero dai rifiuti tecnologici di alcune delle 27 materie prime critiche (CRM), in particolare antimonio, berillio, cobalto, fluorite, indio, gallio grafite, tantalio, terre rare, oro, argento, metalli del gruppo del platino e rame. Da qui sono nate 5 linee guida per favorire e aumentare la raccolta e il recupero di queste materie prime che prevedono:
“Dentro i piccoli elettrodomestici si possono recuperare alcune delle principali materie prime di difficile reperimento in natura, ma che hanno un ruolo fondamentale in moltissimi settori, dall’aeronautica all’elettronica di consumo, dall’industria automobilistica alle energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico”, spiega Dario della Sala, responsabile della Divisione tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’Enea.
In particolare, Enea ha collaborato con il Consorzio Ecodom mettendo a punto una procedura per valutare l’effettiva obsolescenza dei monitor a fine vita, che è stata applicata in via sperimentale su 43 schermi piatti presso lo stabilimento STENA di Angiari (Verona): 36 sono stati avviati alla filiera di recupero di metalli e di altri materiali, mentre i restanti 7 – ancora funzionanti – sono stati recuperati e potrebbero essere pronti per un eventuale rientro in commercio.
Oltre ai monitor, grazie a questo progetto in Italia sono stati raccolte e trattate da parte di Ecodom, insieme a AMSA, COOP Lombardia, Stena Technoworld e S.E.Val, oltre 2 tonnellate tra cellulari e piccoli elettrodomestici fuori uso.
Come illustra Luca Campadello, projects & researches manager di Ecodom “Secondo le stime in Europa ogni anno vengono generati 9,9 milioni di tonnellate di RAEE. Di queste però solo il 30% viene gestito correttamente. Se tutti i RAEE prodotti in Europa fossero raccolti e riciclati adeguatamente si potrebbero recuperare 186 tonnellate di argento, 24 tonnellate di oro e 7,7 tonnellate di platino. È con questo scopo che nel 2015 è nato il progetto: aumentare il tasso di riciclo delle materie prime essenziali contenute nei RAEE del 5% entro il 2020 e del 20% entro il 2030. Ecodom ed ENEA faranno tesoro delle lezioni apprese dal progetto portandole in discussione all’interno della rete di esperti europei dell’iniziativa SCRREEN, che si propone di rafforzare la strategia europea per la gestione responsabile dei CRM”.
Il progetto Critical Raw Material è stato articolato in quattro fasi: