Gli ultimi dieci anni hanno visto mutare il mercato immobiliare milanese, non solo per le oscillazioni dei prezzi a causa della crisi (alla quale, però, la città ha risposto meglio del resto d’Italia) ma anche per gli importanti cambiamenti relativi all’utenza in cerca di casa.
Secondo lo studio di Immobiliare.it, dal 2009 ad oggi si è ridotta del 12% la quota di chi cerca una prima casa a Milano e attualmente il 43% delle ricerche inizia mosso da esigenze di sostituzione dell’immobile di proprietà.
“Questo importante cambiamento coinvolge tutti gli operatori del settore perché modifica in modo radicale le necessità degli utenti a cui dobbiamo dare risposta – dichiara Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it –. Chi cerca un immobile in sostituzione al proprio ha esigenze nettamente superiori alla media, avendone già in possesso uno ed essendo disposto a cambiare solo nel caso in cui ne incontri un altro esattamente rispondente ai suoi nuovi bisogni”.
Il cambio di paradigma, da ricerca di prima casa a ricerca per sostituzione, si riflette su diversi aspetti. In primo luogo, sull’età media degli utenti e su come si dividono fra locazione e acquisto. Secondo l’analisi del portale, infatti, chi ha meno di 55 anni cerca prevalentemente immobili in affitto, in percentuali che superano addirittura il 70% nel caso degli under 35. La fascia d’età in cui si cerca per lo più con finalità d’acquisto, ben il 57%, è quella che va oltre i 55 anni, già proprietaria di immobili.
Ma non solo. Le nuove esigenze cambiano anche lo stato abitativo degli immobili più cercati. Quasi uno su quattro degli utenti che cerca per sostituire il suo immobile guarda esclusivamente al mercato delle nuove costruzioni, più pronto a rispondere alle esigenze che lo portano a cambiare casa.
Chi vuole invece acquistare la prima casa, nel 78% guarda solo all’usato in quanto fonte di possibile risparmio su una spesa che a Milano rimane importante, visti gli elevati costi al metro quadro che continuano a salire in tutti i quartieri. Anche chi è intenzionato a comprare come investimento (19% delle ricerche a Milano) predilige l’usato, cercando un’occasione con il massimo del rendimento.
“Il dato dei giovani sempre più orientati verso l’affitto della casa – ha commentato il presidente di ASPESI, l’associazione milanese degli investitori immobiliari, Federico Filippo Oriana – a Milano non è indicativo solo della difficoltà economica epocale delle classi più giovani della popolazione italiana, ma anche di un cambiamento di mentalità orientato sempre più verso nuovi modi di vivere fondati su libertà e spazi comuni. Mentre il dato impressionante sulla dimensione potenziale degli acquisti di sostituzione, gli unici che potrebbero realmente rilanciare a breve il mercato della casa, conferma la validità della proposta ASPESI sulle permute, fondata sull’agevolazione dell’imposta di registro a costo zero per lo Stato”.
Per inquadrare meglio le esigenze dell’utente tipo che cerca casa a Milano, il portale ha chiesto agli utilizzatori del sito quali sono i loro desiderata per quanto riguarda l’appartamento, lo stabile in cui è inserito e la classe energetica.
In merito a quest’ultima i risultati dimostrano come sia necessario lavorare ancora sulla sensibilità degli utenti rispetto al risparmio energetico. Solo il 29% di chi cerca casa a Milano dichiara di volere un immobile in classe A. Il resto del campione si divide fra chi si accontenta di una classe bassa pur di risparmiare (31%) e chi ammette di non aver valutato questo aspetto e di non esserne influenzato (40%).
Per quanto riguarda la conformazione dell’immobile, il desiderio che accomuna il 46% degli utenti è quello di avere cucina e soggiorno in un unico ambiente. Le altre due caratteristiche più ambite da chi cerca casa a Milano sono la presenza di un bagno per ogni camera da letto (43%) e della cabina armadio (38%). Resta ferma la necessità di un box auto, indicato dal 61% dei rispondenti come aspetto essenziale dell’immobile dei propri sogni.
La ricerca, infine, ha messo in luce le nuove esigenze legate agli stabili. Il 37% del campione intervistato dichiara di voler vivere in un palazzo che abbia la connessione internet centralizzata, ormai più importante della tv digitale comune, segnalata come benefit dal 26% degli utenti. Una persona su tre cerca uno stabile in cui si utilizzino app utili a gestire tutte le questioni comuni del condominio.
Anna Carbonelli, amministratore delegato e direttore generale Intesa Sanpaolo Casa: “La vitalità del mondo immobiliare milanese ci dimostra quanto velocemente evolvano le esigenze della clientela. Tecnologia e collaborazione devono essere le parole chiave dell’agente immobiliare 4.0 per adattarsi a questo. E, in aggiunta, un segmento come il nostro Exclusive può contribuire ancora meglio a identificare esigenze specifiche favorendo anche opportunità provenienti da investitori stranieri attratti dal nostro dinamismo”.