[A cura di: Dr. Jean-Claude Mochet – Presidente Commissione Fiscale UPPI e Avv. Gabriele Bruyère – Presidente Nazionale UPPI]
Lo shock fiscale tanto invocato dal vice premier Salvini non riguarderà certamente la tassazione locale. Infatti, la proposta di legge n. 1429: “Istituzione dell’imposta municipale sugli immobili (nuova Imu)”, all’esame della Commissione Finanze alla Camera, ripropone sostanzialmente le norme attualmente in essere. Di positivo l’U.P.P.I. rileva che la proposta abroga le norme relative alla TASI e conferma l’esenzione dell’IMU sulla prima casa. Nessuna ulteriore novità degna di rilevo per quanto riguarda gli immobili concessi in comodato gratuito ai famigliari, per gli immobili sfitti e per gli immobili non agibili.
L’Uppi, nella giornata di giovedì 11 luglio, in audizione in Commissione insieme al Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari formato da Federproprietà, Uppi, Confappi, Movimento per la difesa della casa, ha osservato con preoccupazione come, con la nuova IMU si consacri di fatto il carico tributario sugli immobili, ovvero quel macigno fiscale che frena pesantemente il settore e il suo indotto, specie per effetto della tassazione patrimoniale, passata da 9 miliardi di euro del 2011 (con l’ICI) ai 21 miliardi del 2017 (con IMU e TASI). Ad otto anni dall’introduzione dell’IMU sperimentale, voluta dal governo Monti, nel 2011, con finalità di emergenza, assistiamo ad una riforma che non solo la stabilizzerà definitivamente ma darà anche ai Comuni la facoltà di elevare le aliquote fino ad un massimo del 10,6 per mille.
Soddisfazione, invece, per aver ottenuto il giudizio positivo del Vice Presidente Gusmeroli sulla proposta dell’Uppi di differire la scadenza della prima rata dal 16 giugno al 30 giugno al fine di poter compensare il tributo locale con i crediti Irpef.
L’Uppi ribadisce che solo un calo delle imposte di tipo patrimoniale ed un’estrema semplificazione della tassazione e delle procedure burocratiche del settore potranno rilanciare il comparto immobiliare e far ripartire l’intera economia italiana.