Come anticipato in quest’articolo , a partire dal 1° luglio è scattato l’aggiornamento tariffario disposto dall’Arera per il trimestre che si concluderà a settembre, con una riduzione del prezzo del gas e un incremento di quello della luce.
Ma in che cosa si traduce, concretamente, questa variazione per gli utenti domestici? A sintetizzarlo è l’Unione nazionale consumatori, che parte da una premessa: “Le variazioni riguardano prevalentemente i clienti dei mercati di tutela (che termineranno il 1° luglio 2020). Inoltre, essendo la composizione delle nostre bollette molto complessa, gli aggiornamenti si riferiscono alla così detta “famiglia tipo” cioè una famiglia che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno con una potenza impegnata di 3 kW e per il gas consumi di 1.400 metri cubi annui”.
Già quest’ultima premessa, tuttavia, può ingenerare una certa confusione tra i consumatori: quanti infatti rientrano precisamente in questa categoria? “Forse – commenta l’Unc – sarebbe il caso come già avviene per le schede di confrontabilità obbligatorie per i contratti di luce e gas, prevedere proiezioni e stime di spesa annua per diverse tipologie di clienti, differenziate almeno per fascia di consumo, in modo da consentire una maggiore confrontabilità con quella che è la situazione effettiva di ogni famiglia. Sappiamo che l’Arera sta già lavorando su questo aspetto e speriamo, quindi, che nel prossimo aggiornamento di fine settembre avremo questa ulteriore possibilità di confronto. Questo aspetto, peraltro, è fondamentale anche per l’utilizzo del Portale Offerte”.
Ad ogni buon conto, fino al prossimo 30 settembre ci sarà un prezzo dell’elettricità in aumento del +1,9% e un prezzo del gas in calo del -6,9%. Quali sono gli effetti di tali oscillazioni?
“L’aumento (+1,9%) della tariffa dell’energia elettrica, se pur non eccessivo, coincide però con un periodo in cui, a causa delle alte temperature e, quindi, di un uso massiccio dei condizionatori che ormai si trovano in quasi tutte le nostre case, i consumi elettrici raggiungono il picco massimo annuale – spiega Unc –. L’incidenza di questo aumento sarà quindi maggiore rispetto ad altri periodi dell’anno. Al contrario, la forte diminuzione del costo del gas (-6,9%) coincide con un periodo in cui, invece, i consumi di gas sono al minimo e, quindi, non inciderà in maniera importante sulla spesa gas”.
Accanto a ciò, spicca la volatilità e la stagionalità dei prezzi. “Il che – conclude l’Unione nazionale consumatori – da un lato, non aiuta gli utenti a scegliere eventuali altre offerte e, dall’altro, rende complicato verificare se i contratti a prezzo fisso, che sono quelli più diffusi nel mercato, sono effettivamente convenienti”.
Infine, i dati confermano il forte peso degli oneri Generali di Sistema che, nel caso dell’elettricità, ormai arrivano a coprire quasi il 25% del totale della bolletta: “Da tempo noi dell’Unc ci battiamo perché almeno una parte di questi oneri parafiscali vengano spostati sulla fiscalità generale”.