Casa: l’appello al Governo del Coordinamento dei Proprietari Immobiliari
Un invito al nuovo Governo Conte ad occuparsi di casa, affrontando le tante problematiche ancora irrisolte. È quello emerso dalla riunione del Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari (Federproprietà, Confappi, Uppi, Movimento in difesa della casa) svoltasi lo scorso martedì 17 settembre a Roma, alla presenza dell’on. Massimo Anderson e degli avvocati Giovanni Bardanzellu, Giuseppe Bonura e Mauro Mascarucci in rappresentanza di Federproprietà; dell’avvocato Gabriele Bruyére per l’Uppi e dell’avvocato Silvio Rezzonico per Confappi.
In particolare, i presidenti di Federproprietà, Uppi e Confappi (Anderson, Bruyere e Rezzonico), hanno espresso la propria perplessità sul fatto che “il nuovo Governo, nel proprio programma vago ed alquanto lacunoso perché non vengono indicati tempi e coperture economiche, non menzioni assolutamente il problema casa”.
Di qui, una serie di indicazioni rivolte all’Esecutivo Conte 2:
- Improponibilità assoluta di nuovi aumenti delle tasse o di balzelli sugli immobili dato che, nonostante l’abolizione dell’IMU e della TASI sulla prima casa si è passati da 37 miliardi del 2010 ai 46 miliardi del 2017;
- Conclusione dell’iter legislativo finalizzato all’abolizione della TASI anche alla luce delle osservazioni formulate dal Coordinamento in sede di audizione nelle Commissioni competenti per cui nello stesso tempo il Coordinamento prende atto con soddisfazione della dichiarazione del vice ministro Misiani (PD) per il quale il provvedimento presentato dall’on. Gusmeroli (Lega) che prevedeva l’unificazione delle tasse sulla casa IMU e TASI “si può attuare subito”. Il Coordinamento manifesta il proprio assenso ribadendo la richiesta relativa “all’invarianza del gettito”;
- Applicazione a regime della cedolare secca a tutti i contratti di locazione a canone concordato;
- Estensione della disciplina dei contratti a canone concordato con conseguente cedolare secca al 10% per le locazioni ad uso diverso;
- Estensione a tutti i Comuni della disciplina dei contratti a canone concordato con conseguente cedolare secca al 10% alle locazioni ad uso abitativo;
- Rapide soluzioni riguardo la ricostruzione nelle zone terremotate delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo;
- Intervento del Governo sulle realtà territoriali affinché la tassazione sulle seconde case sia determinata in relazione all’uso effettivo delle stesse;
- Disagio sociale: revisione delle politiche alloggiative per le fasce più deboli avvalendosi anche della possibilità di ricorrere ad interventi nelle aree metropolitane.