[A cura di: Uni – tratto da: Alessandro Zaggia, CTI Informa] È stata pubblicata la nuova UNI 8065 “Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici”, elaborata dalla CT 253 “Componenti degli impianti di riscaldamento – Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi” del CTI.
Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2015 relativo alla definizione dei requisiti minimi degli edifici e il nuovo modello di libretto per gli impianti termici introdotto dal Decreto 10 febbraio 2014 considerano la norma UNI 8065 il riferimento per i trattamenti dell’acqua negli impianti per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria.
Per raggiungere elevati standard di efficienza, i moderni impianti termici utilizzano materiali costruttivi molto diversi (solo fra i metalli ricordiamo: ferro, alluminio, rame e loro leghe), devono operare in condizioni termiche spesso estreme (si pensi alle escursioni cui è soggetto un impianto solare) e utilizzano componenti tecnologici innovativi rispetto al passato (si pensi ai circolatori a motore magnetico). In questa panoramica, la qualità del fluido termovettore ricopre un ruolo primario per il raggiungimento degli standard richiesti e per garantire il corretto funzionamento degli impianti stessi. È proprio per tenere conto dell’enorme salto evolutivo che l’impiantistica ha conosciuto negli ultimi due decenni, che si è reso necessario provvedere a una revisione della norma UNI 8065.
Prima ancora che uno strumento prescrittivo, la nuova norma vuole essere uno strumento di conoscenza degli elementi essenziali del trattamento dell’acqua.
La prima parte è di carattere essenzialmente divulgativo ed è importante in quanto, troppo spesso, le problematiche del fluido termovettore vengono trascurate causando, così, gravi danni agli impianti. Conoscere i fondamenti del trattamento acqua è innanzitutto utile per eseguire delle scelte progettuali consapevoli, evitando, ad esempio, di utilizzare materiali incompatibili oppure di far funzionare gli impianti in condizioni insostenibili per il fluido termovettore.
Dopo aver fornito una descrizione delle principali caratteristiche chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche dell’acqua, è stato dedicato ampio spazio alle problematiche tipiche degli impianti termici quali: corrosioni, incrostazioni, depositi e contaminazioni microbiologiche. Particolare attenzione è stata dedicata alle diverse forme di corrosione che con maggior probabilità si possono manifestare distinguendole in funzione dei materiali (ferro e leghe, alluminio e leghe, rame e leghe, altri metalli) e dell’applicazione (produzioneacqua calda sanitaria oppure climatizzazione).
L’ultimo contributo della parte divulgativa è integralmente dedicato alle tipologie di trattamento realmente utili ed efficaci. Vengono descritti i trattamenti fisici e chimico fisici (filtrazione, defangazione, disareazione, addolcimento, demineralizzazione) e il condizionamento chimico.
Alla parte divulgativa segue una parte prescrittiva che dettaglia le caratteristiche richieste al fluido termovettore degli impianti di climatizzazione e all’acqua calda sanitaria. Le prescrizioni sono state stabilite sulla base della tipologia di impianto (climatizzazione, produzione acqua sanitaria, impianti solari termici) della potenzialità e delle caratteristiche dell’acqua di alimento.
L’ultima parte è relativa ai controlli da effettuarsi sul fluido termovettore. La norma dettaglia le verifiche che devono essere effettuate in fase di progettazione, di riempimento di impianto nonché le verifiche periodiche specificando la strumentazione e le metodiche analitiche consentite.
Concludendo, la nuova revisione della norma UNI 8065 si propone di offrire gli strumenti conoscitivi indispensabili affinché progettisti, impiantisti e gestori possano trattare l’acqua in maniera efficace, sicura ed adeguata alle esigenze dei moderni impianti termici.