[A cura di: Stefano Latini – FiscoOggi, Agenzia delle Entrate] Oggi, con un’unica rapida operazione sul web, è possibile registrare nuovi contratti d’affitto e versare le imposte dovute. Prima del 2001, anno d’esordio del servizio di registrazione degli affitti on line – tra ufficio e banca si era costretti a ben quattro passaggi. Dunque, è nel risparmio di tempo, nella semplicità, nello snellimento delle procedure e nell’assenza quasi assoluta di errori, che poggia il successo di un servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate ormai da ben 18 anni.
Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. Non c’è obbligo per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno. L’adempimento deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore. A questo punto, il contratto di locazione può essere registrato:
In particolare, per la procedura on line è necessario essere registrati a Fisconline/Entratel. In questo caso, l’applicazione da utilizzare, sia per la registrazione del contratto sia per il versamento delle imposte di registro e di bollo, è RLI, in versione di programma da installare su PC o web (che non necessita l’installazione di alcun software).
In sostanza, RLI web consente di registrare direttamente on line, senza installare alcun software, i contratti di locazione, comunicare proroghe, cessioni e risoluzioni, esercitare o revocare l’opzione per la cedolare secca. Per la registrazione con RLI web è necessario allegare copia del contratto, in formato TIF, TFF o PDF/A. Non è invece obbligatorio allegare copia del contratto, in presenza di queste caratteristiche:
Si precisa che nel caso in cui è compilata la casella casi particolari, è sempre obbligatoria l’allegazione del contratto.
I vantaggi offerti sono numerosi: le registrazioni e i versamenti possono, infatti, essere realizzati direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato (per esempio il commercialista, i Caf, le agenzie immobiliari, le associazioni rappresentative dei proprietari e quelle degli inquilini).
La convenienza a eseguire la registrazione dei contratti di locazione per via telematica dipende dal fatto che l’adempimento avviene con un’unica rapida operazione.
Il ricorso alla procedura telematica gestita dall’Agenzia delle entrate consente di ottenere i seguenti vantaggi:
In particolare, le modalità di pagamento sono tre: addebito da parte del contribuente sul proprio conto corrente, addebito da parte dell’intermediario sul conto corrente del contribuente e addebito da parte dell’intermediario sul proprio conto corrente.
Infine, una curiosità: negli ultimi anni il ricorso alla trasmissione on line di documenti relativi agli affitti è decollato, come dimostrano i dati della tabella sotto.
Anno | Documenti complessivamente trasmessi on line, anno per anno, nel periodo 2001-2019, utilizzando il canale Entratel* |
---|---|
2019 | 2,2mln** |
2018 | 2,9mln |
2017 | 2,7mln |
2016 | 2,5mln |
2015 | 2,3mln |
2014 | 1,8mln |
2013 | 1,2mln |
2012 | 1,1mln |
2011 | 1,2mln |
2010 | 1,3mln |
2009 | 1,3mln |
2008 | 1,3mln |
2007 | 1,4mln |
2006 | 1,3mln |
2005 | 0,5mln |
2004 | 0,5mln |
2003 | 0,3mln |
2002 | 0,05mln |
2001 | 0,01mln |
* Nella tabella è riportato il numero dei documenti relativi alla sottoscrizione di contratti d’affitto, inclusi i rinnovi e i relativi versamenti, registrati tutti in via telematica dal 2001 a oggi
**Il dato riferito all’anno in corso, il 2019, si ferma ai primi 8 mesi
Fonte: Agenzia delle entrate