Se le compravendite di abitazioni si confermano in aumento, nelle grandi città salgono, pur se in maniera molto contenuta, anche i prezzi delle case (+0,9%). È quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dal gruppo Tecnocasa, secondo cui il mattone continua ad interessare gli italiani grazie ai valori ormai a livelli minimi e ai bassi tassi.
Tra le grandi città, nel primo semestre del 2019 rispetto al primo semestre del 2018, le compravendite sono aumentate in modo particolare a Bologna (+12,3%) e a Milano (+8,5%). Bene anche Roma (+6,9%).
In tutte le grandi città nel secondo trimestre del 2019 (rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso) il trend è, però, leggermente peggiorato rispetto a quanto è accaduto nei primi tre mesi dell’anno.
Numero e variazione percentuale compravendite
Città | I semestre 2019 | I semestre 2018 | Var % |
---|---|---|---|
Bari | 1732 | 1679 | +3,1% |
Bologna | 3140 | 2796 | +12,3% |
Firenze | 2488 | 2685 | -7,3% |
Genova | 3739 | 3562 | +5,0% |
Milano | 12170 | 13199 | +8,5% |
Napoli | 3900 | 3993 | -2,3% |
Palermo | 2832 | 2809 | +0,8% |
Roma | 16690 | 15612 | +6,9% |
Torino | 6853 | 6832 | +0,3% |
Verona | 1617 | Option 3 | -2,9% |
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate
Secondo le stime effettuate da Tecnocasa, nel breve periodo il mercato immobiliare registrerà volumi in linea con quelli del 2018 e un’ulteriore ripresa dei prezzi nelle metropoli (tra +1% e +3%). Le realtà più piccole e intermedie, come i comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia, risulteranno dinamiche in termini di transazioni ma piuttosto stabili a livello di valori, con una possibile eccezione della prima cintura delle grandi città, influenzata dall’andamento di queste ultime. Una valutazione del futuro immobiliare non può prescindere dal settore del credito e dell’economia in generale. I mutui saranno ancora interessanti ed il mercato del credito non si discosterà molto dai risultati del 2018.
Resta da capire come inciderà il quadro politico, in particolare sugli investitori, più sensibili agli orizzonti di lungo periodo e come evolverà l’occupazione che, al momento, resta una variabile importante per il settore immobiliare incidendo sulla fiducia e sulle decisioni dei potenziali acquirenti di prima casa.