[A cura di: Ing. Gino Menegazzi – Centro Studi Anaip – nazionale.anaip.it] Nel caso che si intenda procedere alla gestione dei materiali contenenti amianto, all’amministratore di condominio conviene far eseguire ad un professionista o ad un’impresa specializzata una mappatura e un censimento degli MCA .
Non tutti quelli che sembrano MCA, infatti, lo sono, e quindi il professionista o l’impresa dovrà eseguire dei campionamenti sui materiali ed inviarli ad un laboratorio autorizzato a cui viene affidata la verifica analitica dei materiali.
Una volta che si sono stabiliti i MCA presenti nell’edificio, l’amministratore condominiale deve effettuare delle scelte in funzione della riduzione del rischio di respirare fibre di amianto, sia per il personale dipendente che per gli occupanti dello stabile.
La legge prevede due opzioni:
Descriviamo brevemente alcuni delle procedure sopra riportate.
Nel caso che i materiali siano integri e non suscettibili di danneggiamento, come ad esempio pluviali nelle murature, si può provvedere o alla loro rimozione o un programma di controllo e manutenzione.
Nel caso che i materiali siano integri e suscettibili di danneggiamento come ad esempio pluviali esterne che possono subire urti o manomissioni, si può provvedere o alla loro rimozione o ad un programma di controllo e manutenzione.
Nel caso in cui i materiali risultino danneggiati, se l’area non è estesa si può programmare una eliminazione delle cause che portano al degrado, restaurale e sottoporle ad un programma di controllo e manutenzione.
Qualora i materiali risultino danneggiati in maniera estesa si può effettuarne la rimozione o una riduzione del rischio con un incapsulamento (prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto e a costruire una pellicola di protezione sulla superficie esposta) o con un confinamento in modo che il manufatto non emetta fibre in aria.
La scelta di un controllo delle emissioni si concretizza nella nomina di un responsabile amianto e in controlli periodici da parte del responsabile; l’alternativa consiste nella rimozione e nella bonifica.
Se da un lato l’intervento di controllo ha un costo minore della rimozione, esso ha un costo periodico per la nomina di un responsabile e per una campagna periodica di controllo. Inoltre, il fabbricato subirà una svalutazione per la presenza accertata di MCA.
In sostanza, sarà necessario, per ogni singolo caso, fare un’analisi costi-benefici per trovare la soluzione ottimale.