[A cura di: Federproprietà] Stanno arrivando a migliaia di proprietari di case avvisi di accertamenti per IMU-TASI-TARI relativi all’anno 2014 (come si sa dopo 5 anni le imposte cadono in prescrizione).
In molti casi si tratta di omessa o infedele denuncia oppure mancato pagamento.
“Ancora una volta – osserva il presidente di Federproprietà Massimo Anderson – la mano del fisco si abbatte sui proprietari di case, aspettando l’ultimo momento di scadenza. Non sempre però l’accertamento è relativo a evasione ma più spesso si riferisce ad errori della banca dati dei Comuni o dalla lentezza degli apparati burocratici. Se fossero vere le cifre indicate da alcune analisi per un ammontare di centinaia di milioni di euro si tratterebbe di un enorme buco che dimostrerebbe l’incapacità delle amministrazioni a gestire un’imposta che dovrebbe essere facile riscuotere data la conoscenza della localizzazione delle abitazioni e dei rispettivi proprietari, iscritti negli elenchi catastali”.
Va inoltre osservato, conclude Anderson, che per l’IMU-TASI del 2014 occorre tenere presente che le disposizioni prevedevano un carico del 90% per il proprietario e del 10% per l’inquilino. Il pagamento infine di una sanzione del 30% del non pagato porta a pensare ad una forma di usura.