I canoni di locazione delle abitazioni hanno registrato un deciso incremento nel corso del 2019, attestandosi a una media di 9,5 euro al metro quadro. Gli aumenti richiesti dai proprietari segnano un più 5,3% rispetto a dicembre 2018, nonostante la flessione registrata nell’ultimo trimestre (-2,2%). È quanto emerge dal report di Idealista, secondo il responsabile del cui ufficio studi, Vincenzo De Tommaso, “i canoni di locazione sono aumentati per il quarto anno di fila accelerando nel 2019, con incrementi diffusi nella maggior parte delle aree del Paese e percentuali di crescita anche molto elevate soprattutto nel Nord Italia, dove il dinamismo del mercato sul fronte della domanda ha riscaldato i prezzi. Non bisogna inoltre sottovalutare la crescente domanda di immobili da parte di investitori stranieri che puntano sempre più sul mattone per far fruttare parte dei loro capitali attratti dagli ottimi rendimenti da locazione, oltre al dilagare dei b&b che tolgono case al mercato degli affitti. Questo spiega come mai i prezzi siano in crescita”.
Ben 16 regioni delle 20 regioni hanno chiuso l’anno in saldo positivo, con incrementi a doppia cifra in Emilia-Romagna (13,5%), Lombardia (12,4%), Friuli-Venezia Giulia (12%), Trentino-Alto Adige (11,2%) e Veneto (10,9%).
Tra le macroaree che hanno segnato variazioni negative spiccano Umbria (-1,7%), Piemonte (-3,6%), Sardegna (-3,8%) e Valle d’Aosta (-5%).
Sul fronte dei prezzi la Lombardia (13,5 euro/mq) mantiene il primato di regione più cara seguita da Lazio (11,4 euro/mq) e Toscana con 11 euro al metro quadro. I valori più bassi della penisola si trovano in Sicilia (5,9 euro/mq), Calabria (5,6 euro/mq) e Molise (5,5 euro/mq).
L’80% delle aree provinciali analizzate presentano valori positivi alla fine del 2019, con recuperi a doppia cifra per 16 province, dal 30,3% di Ravenna, fino al 10% di Padova e solo 18 macroaree che chiudono il 2019 in saldo negativo, con le maggiori percentuali di ribasso a Enna (-10,8%), Vibo Valentia (-11,1%) e Nuoro (-16,2%).
Milano (17,7 euro/mq) continua a guidare il ranking provinciale dei prezzi, aumentando le distanze su Ravenna (15,1 euro/mq), Firenze e Bolzano (14 euro/mq). Dal lato opposto della graduatoria troviamo Avellino (4,3 euro/mq), Caltanissetta (4,2 euro/mq) e a chiudere Enna con 4,1 euro/mq.
L’ufficio studi di idealista ha evidenziato incrementi delle richieste dei canoni di locazione in 68 comuni capoluogo sui 100 rilevati negli ultimi dodici mesi.
I maggiori aumenti spettano a Matera (16%), Lecce (14,1%) e Novara (11,9%). Dall’altro lato, i decrementi maggiori si registrano a Pesaro (-11,1%), Vibo Valentia (-13,4%) ed Enna (-17,9%).
Anche i grandi mercati segnano un andamento rialzista, come attestano le notevoli crescite di Milano (7,7%) e Bari (7%). Aumenti anche a Catania (3,8%), Bologna (1,1%), Palermo (0,9%), Napoli (0,7%) e Firenze (0,1%). Tra le piazze più importanti da segnare i decrementi di Venezia (-0,7%), Roma (-0,9%), Genova (-1,4%) e Torino (-3,9%).
In virtù della costante crescita dei canoni registrata negli ultimi anni, Milano è sempre più cara per gli affittuari con una media di 19,6 euro/mq mensili. Più staccate troviamo Venezia (16 euro/mq) e Firenze (15,9 euro/mq), rispettivamente al secondo e terzo gradino del podio.
Tra i 13 capoluoghi che superano i 10 euro al metro quadro mensili troviamo anche Bologna (13,4 euro/mq), Roma (12,9 euro/mq) e Napoli (10,6 euro/mq). Dal lato opposto del ranking Enna (4,2 euro/mq), Caltanissetta e Vibo Valentia (3,8 euro/mq) sono le città più economiche per chi sceglie l’affitto.