Coronavirus, tutti a casa. Ma occhio anche all’inquinamento indoor
In questo periodo in cui, a causa dell’emergenza Coronavirus e delle misure di contenimento adottate dal Governo, per la maggior parte degli italiani si impone una permanenza forzata in casa, è bene fare attenzione anche ad un altro pericolo per la salute, che si annida proprio nelle nostre abitazioni: l’inquinamento indoor.
Pubblichiamo, di seguito, un prospetto realizzato dall’Istituto Superiore della Sanita con alcuni consigli per limitare gli impatti negativi degli inquinanti domestici.
L’inquinamento indoor
Le nostre case sono i tipici ambienti indoor dove si trascorre la maggior parte del tempo e dove sono presenti numerose sorgenti inquinanti dell’aria quali ad esempio:
- materiali da costruzione,
- vernici, solventi, e colle,
- arredi, mobili e tappezzerie,
- detergenti per la cura della casa e della persona,
- disinfettanti,
- insetticidi,
- antitarlo e antiparassitari,
- stufe e camini a legna oltre a biomasse,
- candele, bastoncini di incenso,
- fumo della sigaretta.
Se non vi è un corretto ricambio dell’aria attraverso le aperture delle finestre, gli inquinanti prodotto dalle diverse sorgenti si accumulano nelle nostre case, comportando dei possibili rischi per la nostra salute e per quella dei nostri bambini.
Quali sono gli inquinanti più pericolosi?
Composti organici volatili (come ad esempio: acetone, naftalina, trielina, formaldeide, canfora), acidi (come ad esempio: acido muriatico, candeggina, acido solforico dei disgorganti), basi (come ad esempio: ammoniaca, soda), polveri, prodotti derivanti dalle combustioni (come ad esempio: CO, NOx), umidità, muffe, spore delle muffe, acari, allergeni sono alcuni dei principali inquinanti chimici e biologici dell’aria delle nostre case.
Il gruppo di studio
Il Gruppo di Studio Nazionale (GdS) sull’inquinamento indoor dell’Istituto Superiore della Sanità è stato istituito per fornire indicazioni e portare maggiore chiarezza in tale importante tematica di sanità pubblica.
Lo scopo del GdS è quello di fare il punto della situazione sul tema della qualità dell’aria indoor, particolare attenzione vien posta agli ambienti domestici, lavorativi (uffici, ospedali, banche, posta, ecc.), scolastici e ricreativi, al ruolo delle sorgenti, alle emissioni dei materiali, agli interventi di efficienza energetica e alle esposizioni della popolazione.
I lavori del GdS costituiscono un concreto punto di riferimento per gli operatori del settore, in particolare i documenti elaborati possono portare un pratico contributo alla soluzione dei problemi legati alla qualità dell’aria indoor.
Il GdS ha iniziato i suoi lavori nel 2010 e vede la partecipazione di esperti del Ministero della Salute, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), del Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente (SNPA), dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), dell’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL) e dello stesso Istituto Superiore della Sanità (ISS).
Alcuni consigli pratici
- Il profumo è indicatore di pulizia? NO! Il pulito non ha odore! Non eccedere con l’uso di prodotti per la pulizia quali detergenti e detersivi, con deodoranti e diffusori di profumi, incensi e candele profumate. Per le pulizie quotidiane preferire l’utilizzo dell’aceto e del bicarbonato di sodio. Utilizzare prodotti più aggressivi solo quando strettamente necessario (es. acido muriatico, candeggina, ammoniaca).
- È necessario leggere le etichette? Sì! Prima di utilizzare i prodotti è necessario leggere le etichette, rispettare i consigli e le indicazioni presenti sulle confezioni. Impiegare le quantità di prodotto raccomandate dai produttori e utilizzare i tappi dosatori per evitare di impiegare quantità eccessive di prodotto.
- Miscelare i prodotto? NO! È pericoloso miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con sostanze acide come gli anticalcari.
- Cambiare l’aria serve? Sì! Riduce la presenza di inquinanti! È necessario cambiare frequentemente l’aria della casa aprendo di preferenza le finestre più distanti dalle strade più trafficate. Durante le attività domestiche come cucinare, pulire, lavare, stirare, ecc., tenere aperte le finestre e quando si cucina utilizzare anche la cappa.
- Non fumare in casa! Gli inquinanti chimici rilasciati dal fumo costituiscono un rischio per la salute, soprattutto dei bambini. Questi inquinanti rimangono su pareti, arredi, tende e tappezzerie per lunghi periodi.
Le buone abitudini
- far prendere aria agli abiti ritirati dalla lavanderia prima di riporli negli armadi;
- lavare regolarmente le tappezzerie e le tende;
- evitare elevati valori di temperatura e umidità dell’aria per prevenire l’aumento di inquinanti indoor chimici e la formazione e proliferazione di muffe, acari ed altri agenti biologici;
- pulire regolarmente i filtri dei condizionatori.
Altre indicazioni importanti
- Mobili? Cambiare con maggiore frequenza l’aria negli ambienti con presenza di mobili, arredi nuovi, poiché questi potrebbero rilasciare inquinanti chimici per lungo tempo.
- Animali domestici? Rimuovere gran parte degli allergenici contenuti nelle polveri, su arredi, abiti e biancheria; passare regolarmente sui pavimenti con l’aspirapolvere e uno straccio umido. Cambiare con maggiore frequenza l’aria negli ambienti.
- Ristrutturazioni e utilizzo di vernici? Nella scelta dei materiali da costruzione, delle vernici e degli adesivi, prediligere quelli che presentano livelli emissivi più bassi per gli inquinanti chimici indoor. Tale informazione è presente nella certificazione che accompagna il materiale e deve essere richiesta al venditore. Evitare di soggiornare e riposare nelle stanze in caso di recente ristrutturazione e verniciatura. Effettuare cambi frequenti di aria negli ambienti per almeno un paio di settimane.
- Fai da te? Utilizzare in modo consapevole i materiali da bricolage come colle, solventi, vernici, sigillanti cere e oli; svolgere preferibilmente le attività fai da te all’esterno. Arieggiare le abitazioni durante e dopo l’uso.
- Insetticidi? Limitare e non abusare nell’utilizzo degli insetticidi. Leggere attentamente le etichette e le avvertenze. Cambiare con maggiore frequenza l’aria negli ambienti e non permanere dopo l’utilizzo.