Accanto ai numerosi esempi di solidarietà che si stanno verificando in questo periodo di emergenza sanitaria (ed economica) innescata dal Coronavirus, segnaliamo anche episodi decisamente meno edificanti che, per quanto anch’essi legati all’emergenza, hanno il solo fine di truffare gli abitanti del condominio. Ci riferiamo al FALSO avviso comparso domenica scorsa presso alcuni stabili del Nord Italia, meschinamente attribuito al Ministero dell’Interno – dipartimento di pubblica sicurezza.
Non è l’unico caso di tentativo di truffa registrato in questo periodo e, probabilmente, neanche l’ultimo. In questo, in particolare, si invitavano i non residenti a lasciare la propria abitazione e a fare ritorno presso il proprio domicilio di residenza (contravvenendo al consiglio che viene ripetuto da settimane, ovvero restare a casa, e lasciando incustodito l’appartamento!). Qualora, a seguito di (per lo meno “dubbi”) controlli a domicilio nei condomini e nelle abitazioni private fossero state trovate “presenze non giustificate” queste sarebbero state denunciate, ai sensi di legge, con pene che vanno dal pagamento di un ammenda fino a 206 euro, all’arresto fino a 2 mesi e la recluisione da 3 a 12 anni.
Niente di più falso, naturalmente!
L’appello a prestare ancora più attenzione, rivolto a condòmini ed amministratori, è arrivato da Lucia Rizzi, presidente dell’associazione Anapic, che a poche ore dalla comparsa del finto avviso scrive: «Come Presidente Nazionale lancio l’appello a tutti gli amministratori e ai cittadini, invitandoli ad avvisare le forze dell’ordine in caso ritrovassero tale avviso affisso nei condomini da loro amministrati!».