Una richiesta al sindaco di Bologna, ma che può essere estesa anche ad altri primi cittadini. Ad effettuarla, il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni. Oggetto: la proposta di ridurre l’Imu sui locali commerciali, per aiutare i proprietari a far fronte all’emergenza Coronavirus.
Ill.mo Sig. Sindaco,
come Lei sa, con la pubblicazione dei vari decreti “Io sto a casa”, il Governo ha disposto la chiusura obbligatoria di moltissime attività non essenziali; misura che, associata al divieto di circolazione, comporta pesantissime ripercussioni anche sull’economia del nostro territorio.
Uno dei problemi che emerge in modo sempre più allarmante è l’impossibilità di imprese artigiane, commerciali, professionali e industriali di far fronte ai canoni di affitto degli immobili ove le attività vengono esercitate. Onde evitare che la cosa si aggravi, cioè che i pagamenti non effettuati superino una soglia di criticità non più sanabile, la cosa migliore è che locatori e conduttori raggiungano un accordo al fine di ridefinire e rimodulare le condizioni ed i termini economici del contratto di affitto fino a quando sarà cessata l’emergenza.
Se per le attività sarebbe una “boccata d’ossigeno”, occorre che anche i proprietari possano averne un beneficio, visto che perdono un reddito sul quale facevano conto.
Un aiuto potrebbe essere la previsione di un’IMU agevolata a favore di tutti i proprietari immobiliari disposti ad abbassare, anche in via temporanea, i canoni in origine pattuiti.
È notizia di questi giorni che il Governo si appresterebbe a varare un provvedimento volto a rinviare, al 30 novembre, il pagamento di IMU, TARI e imposte locali minori. Se questa è l’intenzione allora siamo sulla buona strada. Ma capirà che differire è una cosa, ridurre un’altra, anche solo come impatto psicologico.
Confabitare, come associazione a tutela della proprietà immobiliare, potrebbe affiancare tutti i soggetti coinvolti, Comuni – locatori – conduttori, sia al fine di offrire la propria attività di consulenza e assistenza, sia quale soggetto terzo garante della correttezza di quanto concordato.
Le chiediamo di adottare senza indugi il provvedimento di riduzione dell’IMU. Sarà un sacrificio importante, ne siamo consapevoli. Ma non vediamo molte alternative.