Informazioni pratiche, ma anche consigli utili e un appello ai soci di Assoedilizia da parte del presidente Achille Colombo Clerici che parte da una premessa: “Siamo alla ripresa, sia pur graduale, della normalità dopo il lungo periodo di blocco. Ciascuno di noi con i suoi lutti, con le sue difficoltà di vita, con i problemi economici derivanti da una situazione di crisi che si preannuncia durissima, lunga e densa di incognite. Lo stesso nostro reinserimento fisico nelle dinamiche della vita quotidiana ci imporrà cautela, buon senso, e grande equilibrio per evitare rischi connessi alla ulteriore diffusione di un morbo ancora sconosciuto quanto a contagio e cura. Il pericolo non è ancora scongiurato e forse, ma auguriamoci il contrario, non lo sarà per molto tempo: almeno fino alla scoperta del vaccino. È necessario dunque che ogni cittadino si armi di pazienza e di buona volontà perché l’attuale danno di ciascuno non abbia a trasformarsi in tragedia irrimediabile”.
“In tutto questo periodo – prosegue Colombo Clerici – la nostra associazione, grazie alla responsabile collaborazione di tutto il personale e dei consulenti, ha continuato a funzionare da remoto: ogni addetto, dal proprio domicilio, collegato telematicamente con le strutture digitali della sede, che è rimasta aperta, ha continuato a svolgere il suo lavoro nell’assistenza e nella consulenza ai soci, ai quali sono stati erogati senza interruzione tutti i relativi servizi. La Dirigenza è stata costantemente attiva, intervenendo sul piano legislativo nazionale nella fase formativa e interpretativa delle norme, e mantenendo contatti con tutte le istituzioni del nostro settore, pubbliche e private, nazionali e internazionali, senza mancare di diffondere quotidianamente comunicazioni di indirizzi operativi per gli associati e di suggerimenti anche sul piano della politica amministrativa”.
Quindi, un focus sulla grave situazione che stanno attraversando i proprietari immobiliari da un lato, e gli inquilini dall’altro: “Ora, si stanno ponendo con urgenza le problematiche connesse alla gestione dei rapporti con i conduttori, in tutte le innumerevoli sfaccettature. Ne abbiamo seguito l’evoluzione durante il periodo del lockdown, maturando una vasta esperienza e soprattutto la convinzione che non si possa generalizzare il problema, rispondendo con uno standard procedurale. Ogni caso merita attenzione e valutazione specifiche. Ma a me, in questa fase, preme soprattutto sottolineare che la nostra associazione è come sempre al servizio dei soci, per sostenerne le ragioni e per risolvere, con una puntuale assistenza, i loro problemi. Con buona volontà e costanza. Nell’ interesse della categoria rappresentata e per il bene del nostro Paese, in cui continuiamo a credere”.