Convocare un tavolo di concertazione sindacale sulle locazioni ad uso abitativo. È quanto proposto dal presidente di Confabitare, Alberto Zanni, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli.
Di seguito, una sintesi dell’istanza di Confabitare.
“La chiusura, per oltre due mesi, delle principali attività del Paese ha comportato, per la maggior parte delle famiglie, l’interruzione nel pagamento degli stipendi – esordisce Zanni –. Uno degli effetti è che la sempre più scarsa disponibilità economica delle famiglie, come anche il ritardo nell’erogazione della cassa integrazione, rischia di far esplodere la situazione dei contratti di affitto, dato che nei prossimi mesi saranno sempre di più le famiglie impossibilitate ad adempiere, con la conseguenza che tutto ciò graverà su molti proprietari che non percepiranno più l’affitto e, loro volta, si trovano in difficoltà a far fronte ai propri impegni”.
“Quella che oggi potrebbe essere scambiata per una calma piatta – prosegue Zanni – potrebbe fra pochi mesi esplodere in un problema sociale tutt’altro che semplice da risolvere, sia dal punto di vista giuridico-economico che d’ordine pubblico. I segnali che nei prossimi mesi potremmo trovarci davanti ad un’emergenza sociale qual è quella degli affitti residenziali sono altissimi.
Le famiglie potrebbero non essere più in grado di pagare, e lo Stato non può pensare di risolvere tutto col blocco degli sfratti, sia perché vorrebbe dire scaricare sul privato il sociale, sia perché potrebbe innescare una lunga stagione di pesante conflittualità fra poveri, che temiamo potrebbe debordare di fascia. Sappiamo tutti, poi, che non è certo con l’edilizia sociale o residenziale pubblica che si potrà far fronte ad un’eventuale incremento esponenziale degli sfratti.
“Noi di Confabitare – commenta il presidente – riteniamo sia necessario convocare con urgenza, da parte del MIT, il tavolo di concertazione sindacale fra tutte le Organizzazioni della proprietà edilizia e dell’inquilinato maggiormente rappresentative a livello nazionale, affinché si possa valutare la situazione generale e si proceda all’aggiornamento ed alla revisione della Convenzione Nazionale sottoscritta in data 25 ottobre 2016, con lo scopo di: