[A cura: avv. Gabriele Bruyère (Presidente nazionale UPPI) e avv. Fabio Pucci (Segretario generale UPPI] «Non è assolutamente tollerabile l’ennesimo incostituzionale e controproducente attacco alla piccola proprietà immobiliare da parte di un governo infarcito di superate ed obsolete reminiscenze politiche che sinceramente oggigiorno non hanno più ragione di essere. Già con il DL n. 18 del 17.03.2020, il cosiddetto “Cura Italia” era stata disposta, senza motivazione alcuna, la sospensione fino al 30 giugno 2020 degli sfratti emessi prima dell’avvento della pandemia in corso.
In sede di conversione del predetto decreto legge, il Parlamento ha ritenuto di prorogare tale termine al 1 settembre 2020 con gravissimo danno per i proprietari, tenuto conto, si ribadisce, che la massima parte di quei procedimenti e di quelle esecuzioni era dovuta alla morosità pregressa dei conduttori, o a finite locazioni risalenti ad anni prima e che nulla avevano a che vedere con l’emergenza Covid-19.
Ma qual è la causa per cui il Parlamento ha ritenuto di sospendere fino al 1 settembre 2020, e si vocifera addirittura di prorogare fino al dicembre 2020 gli sfratti, penalizzando oltremodo i proprietari i quali non solo non possono rientrare in possesso dei loro immobili, non solo non possono incassare i canoni, godendo gli inquilini di questo beneficio, ma devono comunque sopportare il pagamento delle imposte. È l’ennesimo incostituzionale provvedimento che viene preso a sfavore della proprietà.
Pensiamo sia giusto ricordare alla “congrega politica radical chic” che il piccolo proprietario ha salvato l’Italia dal default, investendo i propri sudati risparmi nel “bene casa”, sia per acquistare la prima che la seconda, come bene rifugio, sopperendo alla carenza delle politiche statali: oggi, come unico premio, gli si impone l’ennesimo blocco, accompagnato forse dalla tanto temuta patrimoniale che tutta l’Europa vorrebbe.
È giunta l’ora che i piccoli proprietari capiscano di essere una forte maggioranza e che di conseguenza alle prossime elezioni saprà come comportarsi; nel frattempo l’UPPI chiederà una raccolta firme di protesta contro i provvedimenti ingiusti che l’attuale governo sta adottando in modo particolare nei confronti dei piccoli proprietari».