[A cura di: Ape Torino Confedilizia – www.apetorino.it] Come è noto, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al Decreto rilancio che sospende tutte le procedure esecutive di rilascio (gli sfratti) fino al 31 dicembre 2020.
Ebbene, la sede di Torino di Ape Confedilizia stigmatizza detta decisione, che prolunga una sospensione in vigore ormai dal 17 marzo 2020 e interessa tutti gli affitti abitativi e non e tutte le procedure, sia per morosità che per locazione.
È una misura gravissima, perché significa che l’esigenza di una categoria, che dovrebbe essere tutelata dal Governo e dal Parlamento attraverso la collettività, viene tutelata attraverso un’altra categoria di cittadini a proprie spese e senza alcun indennizzo.
Gli sfratti bloccati non sono quelli maturati in emergenza Covid, ma riguardano situazioni pregresse, che nulla hanno a che fare con tale emergenza.
La misura è troppo generica e riguarda tutti, anche coloro che dall’emergenza sanitaria non hanno subito danni.
Si ignorano le condizioni economiche del proprietario locatore, che potrebbe trovarsi privo di reddito perché ha perso il lavoro e senza l’affitto dell’unica proprietà.
Si chiede, che la politica tuteli tutti i cittadini, con il bilanciamento dei rispettivi interessi perché provvedimenti siffatti hanno effetti negativi su tutto il mercato immobiliare e rendono sempre più difficile il mercato delle locazioni.