[A cura di: avv. Carlo Pikler – responsabile Centro Studi Privacy and legal advice – www.privacyandlegal.it] Si è svolta ieri la riunione indetta dal Centro Studi di Privacy and Legal Advice alla presenza di politici e associazioni di categoria del mondo condominiale.
Il tavolo ha dato l’inizio al confronto tra politica e associazioni e ha raccolto la disponibilità di ciascun partecipante. Ecco una sintesi degli interventi, selezionando gli argomenti trattati da ciascuno dei partecipanti.
Il Presidente Vittorio Fusco (ANAPI), in rappresentanza della Consulta delle Nazionale delle Associazioni degli amministratori di condominio, ha evidenziato la necessità di un intervento in tema di assemblee condominiali, da valorizzare per l’approvazione del rendiconto e per il futuro Superbonus: “Siamo d’accordo – ha dichiarato – ad una revisione delle norme preesistenti, anche per la formazione di cui all’articolo 71 bis disp. att. c.c.. Si pensi al caso dell’amministratore interno che sfugge da qualsivoglia regola di formazione, solo perché risiede nel fabbricato”. Sempre in tema di formazione, Fusco ha aggiunto: “Siamo disponibili ad aumentare il monte ore della formazione iniziale. Crediamo che siano le associazioni di categoria che debbano garantire i requisiti e l’aggiornamento degli amministratori”. Infine, ha rilevato l’importanza della legge 4 del 2013.
Il dott. Franco Pagani, in rappresentanza dell’Organismo Nazionale del Condominio di Confassociazioni, ha richiamato la legge 220/2012, la quale “avrebbe portato freschezza, ma è ora divenuto necessario procedere ad approntare un progetto di riforma, che non assecondi soltanto orientamenti giurisprudenziali ma che si radichi in scelte di campo, per valorizzare la figura dell’amministratore di condominio. Nello stesso testo di conversione non pare invece sia valorizzata la figura nonostante il rilievo dell’attività dell’amministratore per il buon esito di progetti che vanno ad interessare l’intera economia nazionale”.
Sono poi seguiti gli interventi dei parlamentari i cui rispettivi interventi sono stati pregni di contenuti e, pertanto, se ne riportano solo alcuni spunti.
Il primo ad intervenire è stato l’onorevole avv. Roberto Cataldi (M5S), il quale ha auspicato di poter portare avanti il procedimento dando la massima disponibilità delle commissioni per trattare la materia condominiale.
A seguire, l’onorevole Serse Soverini (PD) il quale ha affermato come il mondo condominiale potrà essere interessato dalla riforma con una operazione bipartisan, e ciò per la rilevanza del settore all’interno della società ma anche nell’economia italiana. Ha sottolineato che l’età anagrafica degli edifici condominiali è molto alta e che per gli adeguamenti normativi l’unica leva su cui far fronte sono e rimangono gli amministratori di condominio.
Quindi, l’onorevole Luca Paolini (Lega), ha sottolineato l’importanza della formazione dell’amministratore: “Un amministratore preparato evita le liti”. Ha evidenziato, inoltre, la necessità di un patto bipartisan tra le forze politiche per la riforma del diritto condominiale che assume un rilievo per il costrutto sociale che interessa tutti e che va al di la delle posizioni politiche.
Quarto intervento quello dell’onorevole Federico Conte in rappresentanza di LeU e per esso, l’avv. Pasquale Giardiello, il quale ha precisato che: “Gli amministratori sono veri driver della riforma. Per questi motivi occorrerebbe che il legislatore valorizzasse meglio la figura.”. Anche il gruppo politico LeU, ha dichiarato l’avvocato, appoggerà qualsiasi riforma che vada verso tale direzione. Il sostituto dell’On. Conte ha, infine, auspicato l’ingresso a far parte del tavolo anche delle associazioni attualmente non presenti.
Sotto questo punto di vista, l’organizzazione ha specificato che il tavolo è aperto ad accogliere le associazioni ad oggi non aderenti all’iniziativa, le quali potranno integrarsi e collaborare nel progetto di riforma al pari delle altre.
L’avv Sabrina Nanni (IDV), la quale ha precisato che la riforma condominiale presenta delle lacune. A suo avviso: “Occorre un innalzamento della figura del professionista, con una formazione che dovrebbe essere ampliata rispetto il numero di 72 ore”.
Ha precisato che occorrerebbe parimenti creare un organismo di controllo per la verifica dei rispettivi titoli e istituire un elenco dei professionisti presso il Ministero della Giustizia. Passando all’attuale contesto, il politico ha precisato che servirebbe una misura emergenziale per il bonus fiscale e realizzare il fascicolo del fabbricato ma in fase di collaudo dei lavori, al fine di evitare l’iniziale blocco degli stessi. Ha chiuso l’intervento sottolineando che I fornitori devono essere verificabili con la logica del cassetto fiscale. Anche l’IDV si è poi dichiarato favorevole a collaborare per raggiungere gli obiettivi prefissati dal tavolo.
Successivamente è intervenuto l’On. Cosimo Ferri (I.V.) cha ha evidenziato come, a fronte del numero delle liti giudiziarie, occorra mettere mani al codice del condominio per deflazionare il contenzioso. Anche lui, in veste di rappresentante di Italia Viva, ha manifestato la sua personale, massima disponibilità agli interventi di modifica al testo nominativo.
E ancora, l’on. Paolo Francassini (FdI) e, per suo conto, l’avv. Sara Gizzi, la quale ha precisato che occorre provvedere nel condominio ad una semplificazione normativa, con una legge quadro, con assetto snello, riqualificando l’amministratore. Questo deve essere visto come perno centrale nella materia condominiale. Il 20% delle controversie ha natura condominiale e occorre, quindi, prevenirle. Ha poi confermato la volontà di Fratelli d’Italia a partecipare al tavolo.
L’ultimo intervento è stato riservato all’on. Manuela Gagliardi (Gruppo misto “Cambiamo con Toti”), la quale ha manifestato la propria disponibilità a prendere in considerazione la proposta che emergerà dal tavolo delle associazioni e a migliorare il testo normativo attuale, esprimendo la volontà di partecipare con piacere ai lavori.
Non ha potuto essere presente all’incontro per sopravvenuti impegni famigliari l’on. Maria Spena (F.I.), la quale ha però manifestato all’organizzazione piena volontà di partecipare ai lavori per poter migliorare l’attuale posizione degli amministratori e la normativa che ruota intorno alla materia condominiale.
Infine, è stata presentata la squadra tecnica che dovrà lavorare dietro le quinte per cementare i contenuti delle proposte, formata dal Centro Studi organizzatore e dagli avvocati Rosario Dolce e Fabrizio Plagenza.
Si è stabilito che prima del nuovo incontro con la classe politica le associazioni partecipanti avvieranno i lavori con un tavolo tecnico congiunto, al fine di licenziare un primo testo da presentare ai rappresentanti parlamentari dei vari partiti, per le prime considerazioni.