È sempre piuttosto vasta la casistica inerente le svariate possibilità di detrarre fiscalmente parte degli importi delle ristrutturazioni edili e dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad esse correlato.
Di seguito, il quesito posto da un contribuente alla rubrica di posta fiscale di FiscoOggi – organo d’informazione dell’Agenzia delle Entrate – con il relativo parere espresso dall’esperto, Paolo Calderone.
D. Eseguirò dei lavori di ristrutturazione su un appartamento di proprietà di mio padre con il quale convivo nella stessa casa. Anche se le pratiche sono intestate a lui, posso detrarre io le spese di ristrutturazione e quelle per l’acquisto di mobili?
R. In presenza di tutte le condizioni previste dalla legge, le detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio possono essere usufruite anche dai familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture. La detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile che si ristruttura.
Riguardo al bonus mobili ed elettrodomestici, la detrazione spetta unicamente al contribuente che ha effettuato determinate tipologie di interventi edilizi (si consiglia, in proposito, di consultare la guida “Bonus mobili ed elettrodomestici” nella sezione l’Agenzia informa del sito delle entrate) e usufruisce della relativa detrazione.
È importante ricordare, infine, che per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni e che l’agevolazione spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.