[A cura di: SWG e Kratesis] Una riforma dell’attuale sistema di tassazione per dare impulso alla ripartenza economica del Paese. Questo è stato il tema al centro del tavolo di discussione “Gli italiani e le attese sul fisco”, organizzato da Kratesis e SWG, che ha visto il viceministro all’Economia Antonio Misiani confrontarsi con alcuni esponenti delle aziende italiane.
Ad intervenire sono stati:
Obiettivo condiviso dagli interlocutori: contribuire ad un concreto miglioramento dell’efficienza e della trasparenza del sistema fiscale, per consentire una programmazione degli investimenti, e la semplificazione del sistema che renderebbe le imprese più flessibili e in grado di sopravvivere ai cambiamenti repentini del mercato.
Una riforma adesso più che mai necessaria e che avrebbe il valore aggiunto di inserirsi nella più ampia progettualità del Governo, così come delineato dalle Linee Guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il contesto nel quale ci si muove è radicalmente cambiato, così come il sistema di tassazione, auspicabilmente, deve mutare di conseguenza.
A supportare questa esigenza, anche i dati SWG presentati dal direttore Riccardo Grassi.
La ricerca delinea un panorama in cui la paura crescente per la pandemia e per le conseguenze sull’economia continuano a rendere complicato il rapporto fra italiani e fisco: 2 intervistati su 5 percepiscono l’attuale sistema di tassazione come vessatorio e un freno per la crescita del Paese.
Al contempo, però, esiste la convinzione che la leva fiscale possa essere d’aiuto per superare la crisi che stiamo vivendo, lo dicono 9 intervistati su 10.
Al centro degli interventi auspicati:
L’incertezza è il sentimento che emerge prevalentemente dalle risposte delle famiglie italiane, che in oltre il 50% dei casi dichiarano di aver avuto difficoltà a pagare le tasse quest’anno. Non a caso – infatti – è stata confermata la tendenza ad assumere comportamenti prudenti volti alla riduzione delle spese: il 53% dei rispondenti afferma di aver eliminato o ridotto voci di consumo non necessarie.
Ciononostante, le tasse rimangono una “questione di dovere” per gli italiani (31%), di poco inferiore la percentuale di coloro che si dichiarano invece rassegnati di fronte all’appuntamento fisso con l’Agenzia delle Entrate (28%).
Piccole imprese e famiglie sono le categorie che soffrono maggiormente il peso del fisco: dalla ricerca emerge chiaramente che il sistema sia percepito come ingiusto e da riformare profondamente.