[A cura di: Adepp]“Nel bilancio di previsione del prossimo anno, che abbiamo appena approvato, c’è un ingente stanziamento a favore del welfare e dell’assistenza, che passa da 55,5 a 67,9 milioni di euro”. A spiegarlo è il presidente di Cassa Forense, Nunzio Luciano, che sottolinea: “Dobbiamo fare in conti con la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha inciso profondamente sull’economia del Paese e sui redditi, e questo comporta la previsione di una riduzione delle entrate contributive nel 2021”.
“Puntiamo a garantire il massimo supporto possibile all’Avvocatura grazie alle molte iniziative di welfare che abbiamo messo in campo – dettaglia Luciano -. Abbiamo visto una larghissima partecipazione ai bandi dell’assistenza, ordinari e straordinari, e porteremo avanti il nostro impegno per sostenere i nostri iscritti su tutti i fronti: salute, famiglia e professione”.
E proprio per le prestazioni assistenziali per far fronte all’emergenza Covid 19, la Cassa ha deciso di stanziare un ulteriore milione e mezzo di euro che va a sommarsi all’iniziale dotazione di un milione e mezzo interamente “consumata” per l’erogazione delle domande già presentate.
“C’è stato un enorme accesso al cosiddetto ‘Reddito di ultima istanza’, finanziato dal Governo tramite le Casse di previdenza dei professionisti, che ha visto, per quel che concerne gli avvocati, la presentazione di oltre 144.000 domande, di cui quasi 138.000 di professionisti con redditi sotto i 35.000 euro. “Per questo – conclude il presidente Luciano – serve una riqualificazione della categoria, che dovrebbe orientarsi su aree come quella della consulenza alle imprese, nelle quali l’attività legale possa esser più produttiva, al di là del contenzioso”.