In occasione dell’Audizione del Presidente dell’ANCE, tenutasi giovedì 08 aprile presso la Commissione Parlamentare Semplificazione, il presidente Gabriele Buia, nel suo intervento ha elencato quelle che ritiene che siano le criticità legate al suo comparto e in generale al grande settore di intervento edilizio nell’ambito delle infrastrutture pubbliche.
Lunghezza dei tempi di realizzazione delle Opere Pubbliche ( Buia riporta dati della Presidenza Del Consiglio che parlano di almeno 3 anni per opere pubbliche di piccola portata fino ad arrivare a 15 anni per quelle che si vanno a considerare grandi Opere Pubbliche); difficoltà nella gestione delle bonifiche dei siti industriali inquinati nonché altri aspetti di farraginosità legati al dispiegarsi stesso delle norme relative alle gare di appalto.
Il Presidente Ance ha poi voluto porre in evidenza come il settore da lui rappresentato rappresenti il 22% del PIL italiano e di come abbia un notevole effetto moltiplicatore e che occasione rappresentata dal Recovery Plan sia fondamentale per delineare un forte elemento di discontinuità.
In particolare Buia ha voluto incardinare le idee che l’ANCE mette sul tavolo della Commissione e in generale del mondo politico in due tipologie:
a) Semplificazione e snellimento delle procedure per l’apertura dei cantieri
b) Riforme strutturali all’interno della P.A. che permettano un dispiego di maggiori risorse umane atte a seguire il settore
Nell’ambito della prima proposta , Il rappresentante dei Costruttori edili ha posto come preliminari richieste di collaborazione col Parlamento quelle legate ad una semplificazione del sistema delle garanzie finanziarie, della riduzione degli oneri a carico delle imprese per partecipare a gare pubbliche e il superamento di un ecosistema normativo continuamente in evoluzione dal 1994 con l’effetto di disorientare le realtà operanti nel settore.
Buia ha anche avanzato la richiesta di conferenza di servizi da effettuare in via telematica, di un progressivo processo per la liberalizzazione dei cambi di destinazione di uso degli immobili, di una semplificazione delle procedure di autorizzazione previste dalla 42/2004 per interventi sugli immobili soggetti a vincoli paesaggistici.
In merito all’attuazione e all’entrata “in regime” del SuperBonus110 Buia si aspetta che la Commissione Semplificazione faccia proprie le richieste per un maggiore facilitazione dell’iter burocratico che riguarda la parte legata ai lavori condominiali e che si delinei subito un percorso che porti normativamente la messa in sicurezza del traguardo 2023 per la proroga del SuperBonus stesso.
Nella esplicazione della sua seconda proposta, quella inerente alla riforma strutturale della P.A. Buia ha chiesto che si attuino nuove assunzioni e si attuino processi di valutazione dei risultati basati sulla meritocrazia, sul raggiungimento di standard elevati di adeguatezza del risultato e di si attui un rush finale verso la digitalizzazione.
Buia ha chiuso il suo intervento affermando che i cavilli normativi non fermano i disonesti ma bloccano gli imprenditori onesti.