Durante il convegno della CIGL organizzato a Genova qualche giorno fa, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha dichiarato che da ottobre si prospettano dei notevoli rincari sulle bollette di luce e gas degli italiani.
Già nello scorso trimestre luglio-settembre, l’ARERA aveva registrato un rincaro del 9,9% sull’energia elettrica e del 15,3% sul gas e, alle porte dell’autunno la situazione è decisamente preoccupante, visto che lo stesso Roberto Cingolani ha ipotizzato aumenti in bolletta fino al 40% dal 1° ottobre.
È bene ricordare che proprio il 1° ottobre l’ARERA aggiornerà le tariffe di corrente elettrica e gas, inoltre, sempre lo stesso giorno, partiranno i contratti annuali di fornitura ai grandi consumatori e alle imprese.
Gli aumenti nelle bollette dei clienti finali derivano dall’aumento del costo dell’energia, ma i fattori che determinano questo aumento sono molteplici. Sicuramente la ripresa delle attività produttive, dopo il periodo di stop dovuto alla pandemia, ha determinato una rapida crescita della domanda per le materie prime, difficili da reperire a causa delle difficoltà legate alla disponibilità e al trasporto. Altri fattori sono, invece, legati all’aumento del prezzo del petrolio, a quello del gas naturale o l’aumento del costo ecologico, ovvero di tutte le iniziative messe in campo per la sostenibilità.
Non è stato ancora definito quale sarà l’intervento del Governo italiano, il quale lo scorso trimestre era intervenuto stanziando 1,2 miliardi di euro per limitare i rincari di luce e gas, ma intanto i consumatori possono cercare di ottenere una riduzione dei consumi adottando alcune accortezze.
Innanzitutto è bene sapere che il portale dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) permette di trovare le offerte migliori in base a dove si vive e a quali sono le abitudini quotidiane di consumo energetico; in questo modo sarà possibile comparare le tariffe dei vari fornitori e scegliere il fornitore e la tariffa più adatta alle proprie esigenze.
Un risparmio notevole dei consumi energetici si ottiene indubbiamente anche attraverso l’intervento di posa del cappotto termico all’edificio in cui si vive; a tal proposito ricordiamo che questa tipologia di intervento è anche incentivato attraverso il Superbonus 110%.
Per quanto riguarda il consumo energetico, è bene optare per lampadine a basso consumo o a led ed elettrodomestici di classe A+ o A++. Nel caso in cui non fosse possibile acquistare elettrodomestici che consentono un maggior risparmio energetico, si può optare per la scelta di una tariffa bi-oraria e, di conseguenza, limitare l’uso degli elettrodomestici ai weekend o alle fasce serali.
Un ulteriore accorgimento è quello di ricordarsi di spegnere le luci quando non se ne ha necessità, inoltre, è bene sapere anche che lasciare gli apparecchi elettrici in stand by e sempre collegati alle prese di corrente, aumenta i consumi di energia elettrica di circa 50 euro all’anno.
È possibile risparmiare sui consumi anche evitando i cicli di lavaggio della lavatrice a 90°, difatti, abbassando la temperatura a massimo 60°, quindi prediligendo cicli più brevi, si può ottenere lo stesso risultando, ma abbassando i costi in bolletta.
Se si ha un televisore di ultima generazione, è possibile utilizzare la funzione eco-mode per ridurre automaticamente i consumi, oppure selezionare le opzioni che permettono di far spegnere lo schermo ogni volta che non serve.
Tra gli elettrodomestici che consumano più energia vi è il frigorifero, in questo caso, per ridurre i consumi è necessario che questo venga posizionato a debita distanza dalle fonti di calore (forni, termosifoni), inoltre è opportuno che la distanza dalla parete sia di almeno 15 cm e che la temperatura interna sia impostata tra i 5 e i 6 gradi. Così facendo si possono risparmiare circa 20 euro all’anno.
Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo dei condizionatori, è opportuno che la temperatura impostata non sia inferiore di 26°, che sia sempre tenuto pulito e che regolarmente vengano sostituiti i filtri.
Adottando questi piccoli accorgimenti, alcuni dei quali suggeriti dalle Associazioni Consumatori, è possibile ridurre la spesa energetica di circa 200 euro all’anno, riducendo gli sprechi e i consumi superflui e, al contempo, aiutando l’ambiente.
Deborah Maria Foti
Ufficio Stampa ANAPI