Arrivano novità sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Dall’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, nuove regole e nuove tempistiche per i regolamenti comunali e di riflesso per i cittadini.
I nuovi standard entreranno in vigore dal 1° gennaio 2023. Gli enti territorialmente competenti sono però tenuti a scegliere entro il 31 marzo 2022 uno dei quattro schemi regolatori previsti, da minimo ad avanzato, per inquadrare i costi connessi all’adeguamento.
Il mancato adempimento degli standard dei quattro tipi di schema (obblighi minimi, livello intermedio II e III e livello avanzato) prevede indennizzi automatici a favore dell’utente.
Per gli utenti, a cambiare è innanzitutto il piano straordinario di pagamento a rate. Il gestore deve garantire almeno due bollette con scadenza semestrale, oltre alla possibilità di pagamento in un’unica soluzione. Occorrerà inoltre garantire la possibilità di un’ulteriore rateizzazione per chi si ritrovasse di determinate condizioni. In particolare, gli utenti che dichiarino mediante autocertificazione (ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 445/00) di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico, previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico. Ulteriori utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’Ente territorialmente competente. Qualora l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni.
Per quanto riguarda i reclami e le richieste di informazione e di rimborso degli importi addebitati erroneamente, i nuovi standard prevedono tempi di risposta in 30 giorni. La verifica del bollettino Tari e la rettifica delle somme addebitate deve essere inoltre effettuata entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.
I Comuni saranno obbligati ad attivare almeno un numero verde totalmente gratuito a cui l’utente può rivolgersi, sia da telefono fisso sia mobile, per richiedere assistenza. Inoltre, i Comuni che attiveranno gli schemi regolatori superiori al livello base dovranno aprire uno sportello online e potranno prevederne anche uno fisico, per l’assistenza agli utenti.
FONTE: Comunicato Stampa