Le Associazioni nazionali dei commercialisti (ADC, AIDC, ANC, FIDDOC, UNAGRACO, SIC, UNGDCEC e UNICO), hanno proclamato lo sciopero dalle ore 24 del 18 alla stessa ora del 23 settembre, in concomitanza con l’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati Tributari, contro la riforma della giustizia tributaria.
Durante il periodo di sciopero, i magistrati si asterranno dalle attività giudiziarie e i commercialisti interromperanno quelle di rappresentanza presso le Commissioni tributarie.
La proclamazione dello sciopero è dovuta alla mancata revisione della riforma della giustizia tributaria, nonostante le numerose richieste presentate e rimaste inascoltate.
In particolare, così come è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la riforma non assicura la garanzia di imparzialità dell’organo giudicante e del soggetto incaricato a risolvere le controversie in via preliminare.
Questo principalmente per due motivi:
– 1) la dipendenza dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dei magistrati tributari;
– 2) la mediazione tributaria assegnata all’Agenzia delle Entrate anziché ad un soggetto terzo.
La riforma ha previsto, infatti, l’allocazione organica delle Corti di Giustizia Tributaria all’interno del MEF, le cui articolazioni sono anche parti necessarie del processo tributario. In questo modo viene meno il passaggio alla giurisdizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che invece garantisce indipendenza e terzietà degli Uffici.
Inoltre, il fatto che la mediazione tributaria sia rimasta assegnata all’Ente impositore, l’Agenzia delle Entrate, e non ad un soggetto terzo, impedisce che il procedimento di mediazione sia portato avanti in maniera equilibrata e che si concluda con esito positivo.
Nonostante lo sciopero, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dall’art. 5 del codice di autoregolamentazione.
Si ricorda infatti che anche in caso di sciopero i commercialisti sono tenuti a garantire:
– orario minimo di apertura non inferiore alle 2 ore giornaliere;
– predisposizione e consegna delle buste paga;
– predisposizione e consegna al cliente del modello F24;
– predisposizione e consegna al cliente delle dichiarazioni fiscali e tributarie;
– assistenza, predisposizione e consegna di documentazione nei procedimenti;
– rispetto dei termini perentori dei procedimenti.
Le Associazioni sottolineano comunque la loro disponibilità al confronto con il Legislatore e con il futuro Governo, con l’obiettivo di individuare un terreno d’intesa comune.