Continuano le follie dell’Europa.
Dopo la trasformazione degli insetti in cibo e quindi a questo punto è lecito pensare che i NAS, trovando degli scarafaggi nelle cucine, non potranno più sanzionare l’azienda visto che si tratta di cibo.
Ora si passa all’aggressione della casa, il bene primario per eccellenza di tutti gli italiani.
Senza dubbio la scelta di andare verso una casa green è importante per l’ambiente, ma bisogna avere l’onestà mentale che il patrimonio immobiliare italiano non tutto si presta alle modifiche ed agli interventi che l’UE ci vuole imporre.
La Direttiva UE comporterà l’obbligo, per tutti gli Stati membri, che il patrimonio edilizio venga ristrutturato con i criteri imposti dall’Europa.
Questa direttiva viene contestata dal Presidente di FIMAA Palermo Angelo Virga, dal Presidente di “CASA MIA” Proprietari Cetty Moscatt e dal Segretario del sindacato inquilini ANIA Andrea Monteleone perché non tiene conto dell’immenso patrimonio immobiliare presente nei centri storici delle città italiane che per le loro caratteristiche strutturali, per i tanti vincoli urbanistici, storici e culturali presenti, non permetteranno gli interventi pretesi dall’UE.
Immaginiamo i tantissimi palazzi ottocenteschi ed anche di epoche precedenti a tale periodo, coperti di pannelli fotovoltaici o di “cappotti termici” o peggio ancora di infissi con strutture termiche che nulla hanno a che fare con lo stile dell’edificio.
Si scateneranno le peggiori liti, le contestazioni, i nulla osta negati dalle varie soprintendenze, creando il caos assoluto nei Tribunali italiani già abbastanza sommersi di lavoro.
Chi ha pensato a tale norma europea o vive in mezzo ai boschi o non ha idea dei bellissimi centri storici delle nostre città.
L’aspetto più odioso dell’intera faccenda poi è il prevedere sanzioni assurde, che nella prima stesura della norma europea del 2022 prevedevano perfino la non vendibilità del bene che non veniva adeguato alle restrittive normative imposte.
Chiaramente questa vera e propria aggressione alla proprietà privata, costituzionalmente tutelata, farà perdere valore a tutti quegli immobili che non potranno o non saranno adeguati alle classi energetiche migliori.
Oltre il 60% degli immobili presenti in Italia appartengono alle classi energetiche G ed F. , e queste classi sono in maggioranza presenti nei segmenti immobiliari più bassi e della povera gente.
Questo significa, in estrema sintesi, che quanti non potranno permettersi di ristrutturare la propria abitazione, subiranno una vera e propria svalutazione del patrimonio, e con un briciolo di intelligenza è facile intuire che chi subirà il salasso saranno quelle fasce di popolazione che non avranno la forza economica necessaria ad adeguarsi al nuovo regime imposto dall’UE.
La FIMAA Palermo con “CASA MIA” ed ANIA invitano il Governo Meloni ad opporsi a questa vigliacca imposizione europea rilanciando soluzioni sicuramente più corrette, meno invasive e meno distruttive del patrimonio immobiliare diffuso presente in Italia che è un unicum nell’intero sistema Europeo.
Si invita il Governo a mantenere e valorizzare questa capillarizzazione della proprietà immobiliare in contrasto alle grandi multinazionali dei Fondi Immobiliari che, gestendo grandi fette di patrimoni immobiliari, impongono le loro regole, i loro prezzi e le loro scelte di mercato.
Si ritiene invece più corretto agire attraverso gli sgravi fiscali sulle imposte che colpiscono il patrimonio immobiliare degli italiani e con incentivi economici in grado di aiutare i cittadini ad adeguare la loro casa alle regole green imposte dall’UE.
Incentivi chiaramente distribuiti in base alla capacità reddituale dimostrata, in modo da aiutare realmente chi è in difficoltà economica e non chi non ha alcun problema ad affrontare i costi di adeguamento.
La Segreteria Regionale Sinalp – Dr. Andrea Monteleone