La UNI TS 11300 nasce con l’obiettivo di definire una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici che dipendono dal sistema edificio-impianto, dalle caratteristiche termiche dell’involucro e dal rendimento degli impianti presenti.
La UNI TS 11300 si divide in 6 parti, in quanto la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
– il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente (climatizzazione estiva ed invernale);
– il fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione in edifici non residenziali;
– il rendimento e il fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva;
– l’utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;
– il calcolo dell’energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabili;
– il fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili.
La norma UNI TS 11300-1 definisce le modalità per l’applicazione nazionale della UNI EN ISO 13790:2008 con riferimento al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni di energia termica per il riscaldamento e per il raffrescamento.
La UNI TS 11300 può essere utilizzata per:
– valutare il rispetto di regolamenti espressi in termini di obiettivi energetici;
– confrontare la prestazione energetica di varie alternative progettuali per un edificio in progetto;
– indicare un livello convenzionale di prestazione energetica degli edifici esistenti;
– stimare l’effetto di possibili interventi di risparmio energetico su un edificio esistente, calcolando il fabbisogno di energia prima e dopo ciascun intervento;
– prevedere le esigenze future di risorse energetiche su scala nazionale o internazionale, calcolando i fabbisogni di energia di tipici edifici rappresentativi del parco edilizio.
Il sistema edificio-impianto è costituito da involucri edilizi o da porzioni di edificio, climatizzati attraverso un unico sistema di generazione. Ogni porzione di edificio, climatizzato ad una determinata temperatura con identiche modalità di regolazione, costituisce una zona termica.
Le diverse unità immobiliari servite da un unico generatore, aventi proprie caratteristiche di dispersione ed esposizione, possono costituire altrettante zone termiche.
Si definisce “zona termica” una parte di edificio con temperatura uniforme, mantenuta tale grazie allo stesso impianto di riscaldamento, raffrescamento o ventilazione, con identiche modalità di regolazione. Una unità immobiliare è una zona termica anche se l’impianto è centralizzato (diversa esposizione, regolazione, etc.).
Il fabbisogno di energia termica rappresenta la quantità di energia termica di cui l’edificio necessita al fine di compensare le dispersioni che avvengono attraverso l’involucro e garantire il benessere termico degli occupanti.
Il fabbisogno di energia termica è funzione delle trasmittanze dei componenti opachi e vetrati costituenti l’involucro: al diminuire delle singole trasmittanze l’edificio diventa più performante termicamente, si riducono le dispersioni termiche e di conseguenza anche il fabbisogno di energia termica.
Nel dettaglio, in regime invernale, il benessere termico degli occupanti viene soddisfatto se l’ambiente interno è mantenuto ad una temperatura di circa 20°C, pertanto bisogna contrastare le dispersioni verso l’esterno
In regime estivo, invece, il benessere termico degli occupanti viene soddisfatto se l’ambiente interno è mantenuto ad una temperatura di circa 26°C ed in tal caso sarà necessario contrastare le dispersioni verso l’interno.
Articolo estratto da:
https://biblus.acca.it/uni-ts-11300-1-fabbisogno-di-energia-termica/?utm_source=19237res&utm_medium=NEWS_uni-ts-11300-1-fabbisogno-di-energia-termica&utm_campaign=mail-biblus-net