Nel corso dell’incontro con il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, Unioncasa, che già nei giorni scorsi aveva portato il suo contributo in materia di affitti brevi, ha rimarcato la necessità di una riforma che deve prendere in considerazione il panorama delle locazioni nella sua globalità, considerando le interferenze tra locazioni ad uso abitativo ed affitti brevi, e distinguendo tra grandi città e borghi di interesse storico.
Confermando l’utilità di un’offerta di immobili in locazione breve (che chiamare turistica sarebbe limitativo) bisogna però valutare anche gli effetti che questa provoca all’interno del mercato immobiliare in senso lato.
Un distinguo va fatto innanzitutto tra grandi città e borghi di interesse storico-culturale. Nel primo caso come ad esempio a Milano si sta assistendo ad un’emorragia di immobili che stanno impoverendo ulteriormente la già scarsa offerta di immobili residenziali, mentre positivo e di rilancio è sicuramente la messa a disposizione di unità immobiliari in borghi che meritano di essere riqualificati e “ripopolati”.
Motivi di una fuga verso gli affitti brevi: sicuramente evitare un perdurante blocco degli sfratti anche in caso di morosità ed una remunerazione più elevata. Invece di contrastare tale legittima pratica quindi bisognerebbe intervenire incentivando la locazione abitativa con una più decisa detassazione.
Assistiamo anche a non trascurabili conflitti nei condomini tra chi vive stabilmente e vede come una minaccia alla propria sicurezza o decoro, chi è solo di passaggio e magari non ha la stessa cura del bene comune. Anche in questo caso Unioncasa sensibilizza ove possibile di mettere mano al Regolamento condominiale per regolamentare od escludere la possibilità di affitti brevi.
Infine delineare bene tra attività professionale e locazioni tra privati.
In questo caso chiarificatore è l’interpello n. 278 del 26 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate che, senza porre limitazioni di sorta, specifica solo l’erogazione di servizi aggiuntivi come discriminante dell’attività imprenditoriale.
Come si vede quindi il tema degli affitti brevi va inquadrato in modo più ampio dal punto di vista settoriale (mercato delle locazioni in senso lato), che contestualizzato in base all’area geografica ed alla tipologia di immobili (grandi città, mete turistiche, borghi di interesse storico-culturale), e la relativa soluzione affrontata cercando di coniugare le esigenze di tutti gli attori, in modo da non condizionare scelte che possano penalizzare gli operatori, i beneficiari ed il mercato nel suo insieme.
Questo il contributo fornito da Unioncasa presente all’incontro col presidente Regionale Lazio Avv. Marzio Castellano.
Comunicato Stampa Unioncasa