Aigab, Confedilizia, Fiaip e Prolocatur esprimono la loro “più totale contrarietà” al disegno di legge sugli affitti brevi predisposto dal ministero del Turismo.
“Si tratta – affermano in una nota – di un testo palesemente mirato a contrastare l’ospitalità in casa a vantaggio di quella in albergo in virtù della previsione di una innumerevole serie di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi senza precedenti, alcuni dei quali di pressoché impossibile applicazione. Basti, a titolo esemplificativo, citare alcune previsioni: viene vietato, nelle città più importanti, l’affitto delle case per una sola notte; vengono imposti ai proprietari di casa gli stessi adempimenti previsti per gli alberghi (estintore, rilevatore monossido di carbonio, segnaletica di sicurezza, ecc.), persino nel caso in cui si affitti per una settimana l’anno la casetta al mare o in montagna; vengono previsti, per la prima volta nella storia, dei requisiti soggettivi per poter affittare una casa; viene imposto di diventare imprenditore, con i mille adempimenti conseguenti, a chi dia in locazione breve più di due appartamenti; vengono introdotte pesanti sanzioni per violazione di meri obblighi formali (es.: fino a ottomila euro per chi dimenticasse di chiedere un codice)”.
“Si tratta – commentano i rappresentanti delle associazioni di categoria – di una proposta di legge inaccettabile che contraddice le ripetute dichiarazioni pubbliche nelle quali il ministro Santanchè affermava, nell’affrontare la delicata materia delle locazioni turistiche, la propria contrarietà all’introduzione di divieti, chiusure e limitazioni. Chiediamo un deciso cambio di rotta nell’impostazione di una normativa che, se rimanesse tale, determinerebbe una pericolosa deriva liberticida rispetto al diritto costituzionalmente garantito di poter affittare liberamente il proprio immobile, acquistato spesso e volentieri con i risparmi accumulati in anni e anni di sacrifici”.