Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato la bozza del nuovo decreto superbonus. Con il nuovo decreto intendeva dare il definitivo addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito, estendendo il divieto anche alle misure per le quali erano rimasti in vigore. Ma le polemiche che si sono scatenate sul provvedimento hanno costretto il Governo a fare una marcia indietro almeno parziale. A scatenare il malcontento, in particolare, è stata la previsione dello stop dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori legati al sisma bonus.
Sindaci sul piede di guerra
Dopo l’annuncio dello stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura per tutte le misure, i sindaci e i governatori del centro Italia hanno chiesto al Governo un dietrofront sulla decisione adottata.
In particolare, a scatenare la protesta delle autorità locali è stata l’estensione dello stop dello sconto in fattura e della cessione del credito a chi ristruttura una casa danneggiata dai terremoti, con particolare riferimento alle zone colpite dal sisma del centro Italia.
L’annuncio del decreto ha infatti generato il panico soprattutto nei comuni Colpiti dal sisma del 2009 e del 2016, eventi che hanno coinvolto 140 Comuni tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Questi Comuni, infatti, proprio in questo periodo stanno avviando i cantieri di ricostruzione e contavano di usufruire degli sconti in fattura e della cessione del credito fino al 31 gennaio 2025.
Il dietrofront del Governo
Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, i cittadini sarebbero stati costretti a metter mano al portafoglio per sborsare personalmente le somme necessarie per completare i lavori o, in alternativa, lasciarli incompleti.
Per rispondere a queste proteste e alle esigenze concrete e reali dei cittadini colpiti dal sisma il Governo è tornato sui suoi passi. Quindi sconto in fattura e la cessione del credito saranno ancora utilizzabili per il sisma bonus in tutti i Comuni dell’area sismica dell’Italia centrale ( Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche).
La sottosegretaria all’Economia con delega alla ricostruzione post-sisma, Lucia Albano, avrebbe già provveduto a presentare una nuova bozza del decreto, con le dovute correzioni.